Tutte le novità, nient’altro che le novità della più pregiata qualità in quanto alla moda maschile e agli ingegni stilistici ad essa devoti: questo da sempre è Pitti Immagine Uomo, che alla sua recentissima edizione n.88 ha accolto come protagonista eletto a calcare la scena del programma Pitti Italics la talentuosa creatività di Arthur Arbesser.
Che lo scouting firmato Pitti sia mosso da un istinto di ricerca di raffinata natura è fatto appurato: che a questo giro abbia accolto il giovane fashion designer d’origine viennese e formazione londinese, di abilità forgiata nel regno dello stilismo milanese e con un pedigree di riconoscimenti di elevatissimo rispetto, beh: applausi!
Tanti e ben motivati, infatti, quelli ricevuti da Arthur Arbesser e dalla sua collezione Special Spring 2016, con cui ha dato forma magistralmente a tutto il bello e il costruttivo che le accoppiate in dialogo possono regalare: la passione totalizzante e la disciplina rigorosa, la moda da indossare oggi e la lezione del design storico italiano degli anni ’70 e ’80, l’equilibrio della forma e la materia della sostanza, la creatività in fermento e la solida volontà di una propria identità.
L’attitudine al guardaroba femminile e il fascino sperimentale di interpretarlo al maschile. E viceversa.
L’occhio infatti gioisce mentre l’eco dell’ispirazione alza la voce dalla presenza delle icone firmate Ettore Sottsass che, simbolo della rivoluzione libertaria di Memphis di stazza totemica eppur di valenza brillantemente estetica, percorrono il fianco della passerella solcata da modelle mescolate per la prima volta a modelli, tutti simili nell’apparenza, ma non uguali negli outfit e nelle calzature Sergio Rossi, a dimostrare che il gender da indossare non è del tutto -less, bensì da esplorare.
Nelle linee nette e controllate che man mano si fanno ampie e fluide fin quasi over, nei materiali variati e ricercati come il tulle lieve e il denim spalmato, i jacquard e l’argento dipinto a mano, i tessuti tecnici inusuali però ideali per gonne e spolverini; nei colori che dal bianco s’intensificano in un crescendo di tinte dense e impattanti come i mobili lì a fianco hanno insegnato, e nelle grafiche audaci e brillanti eppur ordinate anche nell’ all-over come l’ispirazione all’ interior design di quegli anni e alle ceramiche Bitossi ha suggerito.
Bravò!
The Special Spring ’16 of Arthur Arbesser at Pitti: there’s menswear into womenswear
All and nothing but the novelties by the noblest quality with regard to menswear fashion and the design genius devoted to it: this is Pitti Immagine Uomo since ever, that at its very recent n.88 edition hosted as the elected protagonist for walking the scene of the Pitti Italics program the talented creativity of Arthur Arbesser. The fact that Pitti’s scouting is moved by an instinct of refined nature is verified: that now it has welcomed the young fashion designer having Viennese origins and London education, skills trained at the Milanese fashion reign and a pedigree of great awards, well: applause!
Actually he received a lot of of it with his Special Spring Collection, by which he skillfully shaped all the good and productive that pairs having a dialogue may offer: the total passion and the rigorous discipline, the fashion to wear today and the lesson of the historical Italian design of the ‘70s and ‘80s, the balance of form and the matter of substance, the evolving creativity and the solid will for an identity of his own. The flair for womenswear and the experimental fascination for a male interpretation of it. And vice versa.
The eyes in fact rejoice while the echo of the inspiration raises its voice from the presence of the icons signed by Ettore Sottsass that, symbol of the free revolution of Memphis having a totemic size yet an aesthetic brilliance, walk the side of the runway crossed by female models mixed for the first time with male models, all similar in their appearance but non alike in the outfits and the Sergio Rossi shoes, proving that the gender to wear is not -less at all, yet it is to explore.
Within the clean and straight silhouettes that gradually become more full and flowing almost oversize, in the varied and carefully selected materials as the light tulle and the coated denim, the jacquard and the hand-painted silver dye, the techno fabrics unusual but ideal for skirts and duster coats; in the colors that from white grow in a crescendo of vibrant shades yet impacting as the pieces of forniture there taught, and in the bold and brilliant graphics yet tidy even in the all-over clothes as the inspiration for the ‘70s and ‘80s interior design and the Bitossi ceramics suggested
Bravò!