Non è la prima volta che Peter Lindbergh collabora con il brand fiorentino per una campagna e probabilmente non sarà l’ultima.
A volte le foto pubblicitarie portano lo spettatore dentro mondi paralleli, degli scorci di cinema, un occhio su una sorta di intimacy, da spettatore esterno curioso, ma non invadente.
Questa è la storia della nuova campagna f/w 16-17 di Ermanno Scervino: lui e lei vivono dei momenti di intimità tra le quattro mura di un set volutamente svelato.
La campagna presenta i frame di una vita all’insegna della semi compostezza, momenti trascorsi da una giovane coppia che sembra a tratti portare sulle spalle il peso di momenti della vita vera.
Ma la bellezza delle creazioni è talmente coinvolgente da distogliere l’attenzione dalla trama.
La narrazione di un utopistico dietro le quinte svela pose e sentimenti umani, distratti, riflessivi.
“La personalità prima dell’abito” dichiara Ermanno Scervino, e così le creazioni couture in pizzo plisse, la maglieria ricamata, i completi di taglio maschile, la delicata lingerie, sono cornici non casuali dell’umana imperfezione.
“Ho voluto due volti giovani e belli per raccontare una collezione forte e delicata”, prosegue Ermanno Scervino, “Solo il carisma di Peter poteva catturare l’essenza della mia visione estetica.
Far parlare gli abiti in modo da valorizzare la personalità di chi li indossa, e l’obiettivo alla base di ogni mia creazione”.
Il carisma del fotografo ferma il tempo, soffermandosi sugli sguardi dei due giovani, e ciò che indossano diventa parte di loro, della storia.
Gli abiti sono di una bellezza assoluta, cristallizzati in queste scene di intesa, di eccelsa cinematografia.