Compone l’atmosfera della meraviglia, locus amoenus purificato dalle impetuose derive fashioniste: un luogo di eleganza intensa in cui accogliere il fascino femminile.
L’alta moda di Renato Balestra è un gesto d’artista che anima opere fatte di materia preziosa.
O meglio, chiedendo in rispettoso prestito al sommo Shakespeare la suggestione in parole poetiche: quelle firmate Balestra sono davvero creazioni fatte della stessa sostanza dei sogni.
Maître à penser di raffinatezza stilistica, Renato Balestra percorre da svariate decadi sfavillanti il mondo della moda italiana accompagnato dal suo peculiare talento, sempre composto ma irrimediabilmente brioso, con cui racconta storie fatte di stoffe e decori pregiati: strumenti eccellenti, attraverso i quali impartisce sempiterni insegnamenti di classe e buongusto che nulla hanno di vetusto, perché serbano nel cuore il suo innamoramento puro verso la bellezza declinata in qualsivoglia forma.
La sua couture è un mondo abitato da creature scintillanti: teste coronate internazionali, celebrità dei palcoscenici e del prestigioso jet set globale, eredità ricevuta e fieramente portata con sé ad ogni nuovo passo, in quanto depositario di quella sartorialità che negli storici atelier italiani inventò con cura certosina la creazione di capolavori di sofisticatezza sospesi tra tradizione e innovazione.
La collezione primavera/estate 2016 andata in scena sulla scorsa passerella di AltaRoma è un compendio squisito della sofisticatezza firmata Balestra, sin dalla fonte d’ispirazione: la Grecia classica, prima maestra di civiltà elegante, e con essa la dea Atena, mitologica protettrice delle arti di pensiero, ma anche di quelle della mano saggia e capace.
Et voilà, un susseguirsi di creature divine vestite di bianco candido su cui sono incastonati ricami di resina dorata, gli stessi che brillano sulle calzature sottili ed altissime: abiti dall’appiombo rigoroso come le antiche colonne dei templi, che diventano aerei nei plissé ondeggianti, s’infiammano dello stesso arancione del sole che splende sulla terra greca, e sfavillano di bagliori dorati che preannunciano il vero coup de théâtre finale.
Ovvero, la materializzazione del sogno che accompagna ogni palpito di romanticismo femminile: l’abito da sposa finemente drappeggiato, ammantato di pizzo prezioso come fossero ali di farfalla.
Maestro Balestra: chapeau!
Renato Balestra’s couture: as beautiful as a goddess, in a very real elegant sense
He composes the atmosphere of marvel, locus amoenus cleansed of the gusting fashionista drifts: a place of intense elegance where welcoming the feminine charm. Renato Balestra’s couture is an artist’s gesture enlivening works made of precious materials. Or rather, borrowing respectfully from the great Shakespeare the suggestion through poetic words: Balestra’s creations are such stuff as dreams are made on.
Maître à penser of stylistic refinement, Renato Balestra has been walking for several glowing decades the Italian fashion world together with his peculiar talent, always polite yet absolutely cheerful, by which he tells stories made of exquisite fabrics and adornments: excellent tools through which he gives timeless lessons of class and good taste that won’t be never worn-out, because they hold in their heart his deep love for beauty shaped in whatever forms.
His couture is a world inhabited by sparkling creatures: international queens, celebrities from prestigious stages and global jet-set, an inheritance won and proudly brought at every new step, since he’s the guardian of that kind of tailoring that within the historical Italian ateliers passionately conceived the creation of sophisticated masterpieces floating between tradition and innovation.
The s/s 2016 collection that walked through the last AltaRoma catwalk is an exquisite compendium of Balestra’s sophistication, just from its inspiration: the classical Greece, first master of elegant civilization, and together with it the goddess Athena, the mythological protector of the arts of mind, but also of those belonging to wise and capable hands. Et voilà, a parade of divine creatures dressed in pure white where golden embroideries are encrusted, the same shining on the slim and high shoes: clothes having the same rigorous aplomb as the ancient temples’ pillars, that become airy thanks to the fluttering plissés, burn from the same orange as the sun shining on the Greek land, and sparkle by the golden glows that forecast the true final coup de théâtre.
That is, the dream accompanying every rush of women’s romance that becomes true: the wedding dress exquisitely draped, wrapped into a wide cloak of precious lace as if it was a pair of butterfly’s wings.
Mister Renato Balestra: chapeau!