L’arte nel gioiello: la II edizione del Premio Internazionale Mario Pinton

Ci sono momenti in cui il celebre binomio arte-moda scrolla via i glitter di cui spesso si ammanta per rivelare percorsi profondi: il Premio internazionale Mario Pinton Gioielleria contemporanea-Omaggio a Donatello è una di queste squisite occasioni.
Qui il gioiello si apprezza non più solo come un accessorio di cui agghindarsi per impreziosire la propria bellezza, ma si mette in mostra come un racconto tout court, ampio quanto un viaggio che raccoglie l’ispirazione del passato, le dà forma materiale del presente e  forza di visione rivolta al futuro.

Tale virtù è propria della gioielleria contemporanea d’arte e di ricerca, vanto meritevole della città di Padova da circa un ventennio che le rende onore rinnovando una peculiare tradizione padovana. nata appunto con Mario Pinton e identificata internazionalmente come Scuola Orafa Padovana.

Il concorso nasce nel 2011 ad opera del Comune di Padova per rendere omaggio alla propria scuola e al suo indimenticabile iniziatore: e si rinnova quest’anno con la seconda edizione, eleggendo a cuore dell’ispirazione la figura dello scultore Donatello e premiando due tra i 67 artisti orafi d’origine e pregio internazionali.

Donatello l’artista dell’Umanesimo fiorentino e il visionario della scultura: un ribelle dell’antico e un appassionato della scoperta materiale, un eccentrico dalla mano raffinatissima che mentre dava forma al reale spalancava lo sguardo sull’irrazionale.
Un talento che giganteggia nella storia dell’arte e che i partecipanti hanno interpretato rendendogli il proprio omaggio prezioso eppur risolutamente contemporaneo, facendo riecheggiare la forza espressiva dell’artista storico e dandogli forma con materiali inusuali al limite del sorprendente come foto, plexiglas, capelli finti, resine e acrilici.

I vincitori ex aequo, l’austriaca Margit Hart e il veneziano Piergiuliano Reveane hanno entrambi condensato la grandezza di Donatello in una spilla: premiata per la purezza essenziale della forma e il perfetto equilibrio tra materia e colore la prima, vittorioso per l’elegante espressività e l’originalità interpretativa della prospettiva donatelliana il secondo.

Accanto ai vincitori si stagliano i nomi di altri quattro artisti del gioiello per il valore profondamente significativo delle opere dedicate al concorso: Helfried Kodré, Claudia Steiner, Giorgio Cecchetto e Anna Vlahos. 

I gioielli sono in mostra presso la sede espositiva dell’Oratorio di San Rocco fino al 26 luglio 2015: e oltre a contemplarli si potrà anche votarli, grazie al ‘voto popolare’ ideato affinché tutti possano esprimere la propria predilezione per il gioiello più bello.

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