Forse non sapeva Lee Tulloch che scrivendo "Le favolose nullità" (libro che vi consiglio, edito dalla Baldini & Castoldi alcuni anni or sono), ben più di venti anni fa, avrebbe raccontato una storia dalla notevole lungimiranza, attualissima anche nella nostra contemporaneità. Ne è prova Marc Jacobs che ha appena presentato la sua linea per l’autunno-inverno 2009-2010 a New York. E il mondo raccontato da Lee Tulloch, la vita notturna di una Grande Mela che non voleva addormentarsi mai, in quei primi anni ottanta che spesso hanno ispirato Jacobs, lo tornano ad ispirare anche questa volta, per una collezione dalle spalle importanti, dai colori sgargianti, quasi una reazione alla crisi. Una collezione che farà la gioia di molti stylist e di tutte le fan del nostro Jacobs. Io, ovviamente, non posso che apprezzare. :O)
Le foto sono da style.com
Guarda, la sfilata è carina… io la ritengo a metà tra Lanvin per l’inverno scorso e Dolce per l’estate, il tutto shakerato con gli anni 80.Non so se cogli quello che intendo. Comunque lui è un grande. Adorabile. Preferisco Philosophy però.
Andrò a vedermi Philosophy. innegabile che Marc abbia il pregio o difetto di saper mixare spesso e volentieri tanti input fra loro…forse per qsto suscita reazioni sempre così discordanti…a me diverte moto, sempre. :O)
mi adeguo al gruppo ed andrò a guardare l’altra sfilata ma sicuramente quella di Marc Jacobs la trovo veramente fantastica non solo nei tagli, le forme ed i colori..ma vogliamo parlare di hair&makeup? sicuramente farà la gioia degli stylist..
ho apena guardato philosophy che è indubbiamente molto interessante ma credo che non ci sia proprio paragone con quella di Marc Jacob mi ha esaltato ed eletrizzato!!!! chissà cosa ha combinato per LV..
Si si… per carità… Quella di Marc è bellissima… però quelle calze pant di Nylon della Ferretti per Philosophy… troppo belle… non stringe e non stressa recitavano dalla Pompea… ora anche da Philosophy