Loredana Roccasalva dall’ultima edizione del White a Milano

Locus amoenus, crocevia di vite, scrigno di sogni, la Sicilia è madre e matrigna di chi, attraversando il mare, si aggrappa con le unghie alla speranza di un’esistenza migliore.
Terra di transito e di approdi provvisori, l’isola italiana è un pot-pourri di storie squisitamente amalgamate nel segno dell’accoglienza e della dignità. 

Con le sue molteplici stratificazioni culturali, ineluttabilmente, la trinacria è incessante fonte d’ispirazione per Loredana Roccasalva, la sarta-stilista modicana che, in occasione della fashion week, al White di Milano ha presentato la collezione «Transfer» e raccontato il progetto «Migrantes». 

Dal 27 al 29 febbraio, nella cornice del Salone della moda contemporary, la siciliana ha letto al pubblico la nuova pagina del suo racconto, un racconto che parla di donne e coraggio, oltre che di moda.

Promosso dalla Loredana RoccasalvaSiracusa, «Migrantes» nasce per dare un lavoro e un futuro alle immigrate in Sicilia.
E la stilista ha scelto proprio queste ultime per incarnare appieno l’incontro rigenerante tra culture e modi diversi di fondere quel gioco meraviglioso “dell’indossare”.

Per dare continuità, senso simbolico e compiuto al progetto, nella fall/winter 2016-17 è inserita una capsule di T-shirt, la cui realizzazione e produzione è interamente affidata al “saper fare” delle donne immigrate nell’isola della speranza. 

Alla realizzazione delle magliette parlanti, infatti, al momento lavorano otto donne, rumene, arabe e africane.

La T-shirt simbolo del progetto porta il messaggio dello scrittore Luis Sepúlveda: “Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino”. 

Il tema del Trasferire, poi, si riverbera su tutta quella che è la sua prima collezione total look.
Nella prossima stagione fredda della designer si gioca di contrasti: ai motivi inconsueti del bianco e del nero si intersecano tocchi di zafferano; i verdi e i rosa si armonizzano spontaneamente come in natura.
I cappotti si fondono con i mantelli e il viaggio diventa fonte di ispirazione e ricchezza, nutrendosi dell’incontro con l’altro.

“I Live in Sicily” è il nome del personalizzante progetto: contenuti, emozioni, colori, grafismi, ispirazioni naturali provenienti da luoghi lontani, si fondono con l’emozione e la brezza vivifica dell’accoglienza di terre e racconti diversi, ma “vicinissimi” tra loro.

Il progetto, così, si trasforma in un’opportunità. E noi non possiamo che dirle Brava!

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