Chiudere gli occhi e aprire la mente.
Dare libero sfogo alla fantasia e lasciarsi trascinare dall’immaginazione per evadere dalla realtà ed esplorare luoghi magici e senza tempo.
È da qui che parte la creatività di Luca Sciascia che, anche per l’autunno/inverno 2016-17, non rinuncia a quelle citazioni “Surreal Pop” cui la sua filosofia stilistica è da sempre ancorata.
Così, nella collezione “Promise me”, – presentata nella cornice postindustriale dell’ex Dogana, in occasione di AltaRoma – simpatici coniglietti rosa campeggiano su giacche azzurre dall’allure baby, print stilizzati colorano maglie a collo alto e simpatici colletti arricchiscono abiti grembiule, sottolineando un’incalzante fascinazione per il fiabesco.
Giocoso e irriverente, l’universo onirico dello stilista torinese, già finalista dell’ultima edizione di Who Is On Next?, – il progetto di scouting nato dalla sinergia tra AltaRoma e Vogue Italia – sembra un luna park variopinto che profuma di caramelle e zucchero filato.
È un’atmosfera ovattata quella creata dalla palette cromatica pastello che conferisce un’immagine di donna serena e spensierata.
Ma il mondo visionario e ludico del giovane designer, classe ’76, stavolta si sposa con una rielaborazione in chiave sperimentale e contemporanea di forme e volumi anni ’50. Gonne a ruota, abiti midi e maniche a sbuffo rimandano ad una femminilità d’antan.
Giacche dalla linea ad A e tagli impero strizzano l’occhio ad un’eleganza tipica di quell’epoca.
Infine, i volumi over della maglieria avvolgente si contrappongono a quelli asciutti dei leggings in paillettes ricamati a mano per una capsule collection che corre sul filo rosso della contraddizione e si nutre di ossimori capaci di convivere in equilibrio.
Immaginaria, come la lowbrow art sa essere, ma al contempo concreta, con le sue incursioni Fifties, la collezione di Luca Sciascia, dunque, conferma come mondi paralleli, apparentemente inconciliabili, possano, invece, essere legati da un unico e personale linguaggio creativo.