Malìparmi p/e 2017: Flair, la femminilità è un viaggio eclettico nella leggerezza

Quanta accuratezza merita la femminilità!
È aspirazione di molti, ma dote di pochi, serbare l’abilità straordinaria a dar vita a tal mescolanza di attenzione e gentilezza dedicata alla natura di donna, mischia che a sua volta diventa amalgama pregiato fatto di cura e finezza rivolto al suo apparire in abiti e accessori: che quella natura composita e affascinante hanno il compito arduo, eppur giocoso, di narrarla nella bellezza.
Ecco, Malìparmi brilla tra quei pochi di bagliori squisitamente suoi, baluginii in cui risplendono e si rifrangono una lunga tradizione familiare declinata al femminile, narrata attraverso la saggezza artigiana tipicamente e meravigliosamente italiana: e felicemente rinnovata nella collezione p/e 2017!

Tante suggestioni che son diventate sensuali, ovvero accarezzabili con tutti i sensi compreso quello del gusto stiloso, nella presentazione milanese incastonata nella settimana della moda femminile: c’erano infatti attenzione e gentilezza, cura e finezza nella messa in mostra della collezione all’interno del quattrocentesco Chiostro  Cappuccio della scorsa domenica 25 settembre.

Questione di affinità elettive: un luogo pressoché segreto, nascosto nel cuore della città, intriso di quiete e spiritualità, fascino storico e naturalezza ospitale, si rivela il mondo perfetto in cui accogliere la collezione e il suo carosello di suggestioni. 

Suggestioni racchiuse già nel nome della collezione, “Flair”, parola bella che sa di leggerezza: che nel suo significato originale narra di stile ed eleganza, di predisposizione talentuosa ed estro creativo, che a pronunciarla sa di levità e libertà, e che nelle creazioni diventa un invito al viaggio estivo tra le varie anime eclettiche della femminilità.
Immerse nell’atmosfera candida, ovattata e carezzevole del Chiostro, le creazioni in collezione si presentavano allo sguardo sfiorate e svelate da tende sottili, sospese in strutture mobili e ariose come le celebri opere di Alexander Calder. Abiti morbidi intrisi del romanticismo del rosa, attraversati dalle ispirazioni etniche di stampe quasi animalier e dall’eco militare nei toni, ma pur sempre chic nei dettagli, di decori e mostrine; e ancora i ricami e le borchie che impreziosiscono i giacchini svelti, il bianco luminoso che si mescola al blu indigo, le stampe che prendono vita da un acquerello a mano a colorare la giacca maschile, i motifs che richiamano gli Azulejos e i maxi bijoux fatti di colori e pietre semipreziose, ponpon e conchiglie. 

Tante le ispirazioni a voler saziare ogni desiderio: nobile intento che abbraccia anche gli accessori dalle scarpe alle borse, come fossero tele da dipingere con lavorazioni preziose, ricami pregiati, pietre e perline, borchie e intrecci, insomma qualunque vezzo decorativo reso immancabilmente materia eccellente.

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