Massimiliano Zumbo ritorna su stefanoguerrini.vision con le sue proposte, fra estro e couture.

Ho già parlato in passato su questo sito di un designer giovanissimo che a mio avviso sta davvero raccontando cose interessanti con il suo lavoro. A piccoli passi, e totalmente indipendenti, Massimiliano Zumbo, oltre a lavorare per altri brand, porta avanti un progetto in cui riversa un immaginario sospeso fra il pop, che secondo me deve molto anche all’iconografia kawaii, e la couture, la sartorialità e un tavolozza che ricorda tanto Fiorucci.

Sapete quanto mi piaccia seguire il percorso dei creativi, vederne la crescita nel tempo, poterne testimoniare la maturità e i progressi, nel caso di Massimiliano si parla di una conoscenza che risale a qualche anno fa e ogni volta questo giovane designer mi stupisce per quanto il lavoro che presenta sia fedele al suo background, ma sempre un passo più vicino a qualcosa di veramente nuovo. Anche in queste proposte c’è tanta creatività, amore per il fatto a mano, per l’esclusivo, per il pezzo speciale, sicuramente non sono adatte ad una donna minimalista che non ama apparire!

Sono convinto che Massimiliano sia sulla strada giusta, un percorso verso il lavoro di couturier che gli auguro tanto di diventare in un prossimo futuro. Per ora godiamoci questa ode alla femminilità, ai volumi, al colore, ad un guardaroba fatto di gioco, divertissement e un immaginario sospeso fra il passato e il futuro.

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Mi racconti da quale input ispirativi nascono queste creazioni?
Questa collezione nasce da una mia storia personale, nel corso della mia vita nella mia famiglia c’è sempre stato un ponte con le culture orientali, specialmente con lo Sri Lanka e i suoi infiniti colori.
Ho vissuto sulla mia pelle il profumo delle loro spezie e dei loro fiori, l’incontaminato della loro isola così ricca di bellezza naturale e storia.
Sono da sempre rimasto colpito dai loro tessuti, dalla loro potenza cromatica e dalla tradizione del ricamo. Ho immaginato un ponte, metafisico e sognante, tra la femminilità europea e il culto femminile di quella cultura, un mix innovativo che reinterpreta il ricamo in materiali diversi e forme sinuose facendolo diventare un gioiello, tra stelle, farfalle e fiori rari che si schiudono solo a mezzanotte.

B C D E F

M

N

O

PTue icone di riferimento?
Non ho icone di riferimento precise, ad ogni collezione racconto storie di cultura femminile,  personaggi che spesso sono persone comuni e reali che ispirano con forza creativa il mio lavoro.

Quale donna può indossare questi abiti?
Queste creazioni couture sono destinate ad una donna capace di portare un capo esclusivamente su misura ricco di poesia e valore estetico.
Una donna che ha una personalità precisa, di carattere, sofisticata, che non ama essere nell’ombra negli ambienti di elite e non.
Non sono tutti abiti singoli, ma anche pezzi che si possono mescolare, cappotti, gonne, top arricchiti di ricami preziosi, che si possono adattare a T-shirt e a capi più semplici in occasioni anche meno importanti, non tralasciando mai lo stile.

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