Giovani talenti emergenti solcano la passerella della New York Fashion Week e… guadagnano applausi scroscianti!
Applausi davvero appassionati, ed il bello è che sono rinnovati: il nostro giovane talento emergente in questione, infatti, è già un fashion designer dalla fama ben saldata tra il pubblico innamorato del suo stile, e una celebrity in particolare che lo veste dall’inizio del suo percorso nell’universo fashion.
Partiamo dalla celebrity e vediamo se indovinate, vi va? Lei è Rihanna, quando sceglie di presentarsi in quella versione di femminilità assai sensuale avvolta in capi assai over e very street, nonché innalzata su tacchi vertiginosi in combo.
Qualche altro indizio sui capi assai over e very street? Eccolo: trattasi di completi giacca o camicia appaiati a pantaloni ampi, ampissimi, tutto realizzato in denim, tutto in bilico tra il workwear tipico dell’American Style e le rivisitazioni d’autore di chi il fashion design lo padroneggia con esattezza e nonchalance.
Esatto! La riposta è Matthew Adams Dolan: ed il suo giovane talento che nella collezione dedicata al prossimo Autunno-Inverno 2018 ha compiuto un ulteriore nuovo passo verso la maturità d’esecuzione, nonché verso una visione estetica sempre più squisitamente personale.
E per questo già amatissima!
Per coloro che ancora non avessero sentito parlare di lui, ecco una traccia utile della sua biografia, così da fare un ingresso più agevole nel suo mondo stiloso.
Matthew Adams Dolan è 100% made in Usa: nato in America da una famiglia americana, arricchisce la sua esistenza con esperienze di vita sparse davvero in tutto il mondo, ovvero tra l’Australia, il Giappone e persino la Svizzera.
La benedizione della vocazione per la moda la riceve, però, alla nota scuola Parson’s di New York, la metropoli che ad oggi è anche la sua casa, nonché la fonte inesauribile d’ispirazione.
Un mash-up di esperienze di vita e d’immersioni in culture differenti dalla propria che hanno forgiato la sua indole a mescolare in particolare due doti pregiate: la perfezione della tecnica sartoriale come solo i couturier san fare, tanto che la sua abilità al taglio è oggetto di innegabili elogi profondi, e la nonchalance a prendere a piene mani ispirazione dalle sottoculture metropolitane per trasportarne i guizzi creativi sulle forme d’abbigliamento più quotidiane.
La collezione f/w 2018 racconta un’evoluzione che dalle fonti d’ispirazione si trasferisce direttamente nelle silhouette dei capi che han percorso la passerella: capi di lui alternati e mescolati a quelli di lei perché, come Matthew Adams Dolan racconta sin dall’inizio, la sua è una moda che non guarda ai generi, ma che veste il gusto di divertirsi a scegliere i capi con i quali ci sente decisamente apposto.
Chiamatela ispirazione unisex o sessualità liquida, it doesn’t matter.
Per questa collezione, dunque, l’ispirazione riparte da una base solidissima negli affetti ideali dello stilista: l’American Style e il sogno che gli è allacciato, attraversa nuovamente la sua predilezione per le icone della cultura americana anni ’80 appaiate alle campagne pubblicitarie e ai loghi anni ’90, mixati secondo quel penchant tipico di voler abbinare il fashion di lusso alla moda di strada.
Ma stavolta non basta: c’è anche un’esplorazione personale del passaggio dall’identità post-universitaria alla maturità, e l’aspirazione all’eleganza impeccabile à la Jackie Kennedy che guida la mano a plasmare quelle giacchette in denim strette favolosamente in vita come sculture sartoriali e ad asciugare i pantaloni da appoggiare sulle scarpe affilate, un’eleganza quasi composta che controbilancia l’appeal easy del motivo tartan posto in tutte le forme e le principali varietà di colore finanche allo shirt-dress di lei, tinte vivaci in linea con i soffici maglioni dai colori intensi proprio come quelle adv anni ’90 cui si accennava qui sopra, mentre l’amore per i volumi importanti è sempre presente ma ridimensionato, così i dettagli come i colli alti, i polsini girati e le maniche allungate oltre ogni misura pratica possono essere valorizzati.
Giochi di contrasti, di ampiezze e di sottigliezze, di easyness urbana e da tocco di classe vero che ruba un sonoro “Wow!” nel momento in cui accade, ovvero quando la modella ci gira le spalle e la giacca quasi seriosa rivela un retro ampio e volatile, perfetto come una mantella à la Jackye O’.