Miahatami: due culture che si sposano in una collezione vincente

Miahatami è la prima collezione firmata da Narguess Hatami: un mix che unisce sapientemente il passato e il presente multiculturale della stilista persiana.

Sessanta capi d’abbigliamento per la linea che nel suo nome include il cognome della fondatrice.
Sono outfit attuali e contemporanei, ma con un’inconfondibile retrogusto orientale.

Abiti dalla texture pregiata sublimano in interpretazioni hi-tech, proponendo dicotomie che – nel loro vicendevole rincorrersi – finiscono per annullarsi in un risultato chic, attuale, equilibrato.

Il processo interpretativo di Narguess per Miahatami è minuziosamente accurato, e non nasconde l’amore profondo della stilista per la sua terra d’origine, la Persia.
Fonte di ispirazione dalla Terra della Seta sono architetture, decorazioni, colori, ma soprattutto le geometrie dei palazzi storici che compongono quel territorio incantato.

Per leggere la collezione occorre un’unica chiave che possiamo individuare negli elementi fondanti dell’arte decorativa e degli archetipi architettonici persiani, come le lavorazioni aynekari, utilizzate per creare specchi a rilievo o coloratissimi mosaici di maiolica.

Infine la reminiscenza delle straordinarie finestre andarouni, completamente colorate e disegnate, che adornano gli ambienti più intimi delle abitazioni tradizionali riservati alle donne.

Nella sua proposta di stile, Narguess guarda agli anni Settanta prediligendo una nuova consapevolezza delle forme.
E così pantaloni e minigonne cadono ampi, i volumi diventano morbidi e la femminilità si fa bon ton.

I look della collezione sono ragionati in una struttura che da vita a giacche, camicie e soprabiti che si scostano dalla silhouette, rimanendo geometricamente rigidi, armonicamente costruiti.

La texture dei materiali è di elevato valore.
Lo vediamo, ad esempio, nei panni di lana che si presentano prima accoppiati e poi agugliati.
La designer tende a conservare la prestanza architettonica e formale della materia, per poi riproporla fedelmente nella struttura del capo.
In questo gioco di geometrie sono i volumi a rivestire il ruolo più importante: nella creazione dei motivi aynekari vengono utilizzati fogli interi di paillettes, poi tagliati, ripiegati ed applicati sui capi, sino ad ottenere i movimenti a rilievo voluti. I ricami a mano donano, infine, un ricercato effetto di preziosità.

Ma è il background di Narguess Hatami a far da vera matrice e cornice al suo estro creativo.

Una vita a stretto contatto con l’arte, con cui la stilista ha un rapporto privilegiato, le permette di   perfezionare la sua propensione per la pittura e il disegno seguendo un corso privato nello studio del maestro Aydin Aghdashloo, pittore, autore, critico d’arte, storico e grafico tra i più eccellenti della scena contemporanea iraniana.
I primi passi in ambito professionale Narguess li compie da Paola Frani, a partire dal 2005: dopo un breve tirocinio, entra a pieno titolo nell’Ufficio Stile e diventa subito addetta allo Stile e al Prodotto.
Segue l’esperienza come Responsabile Prodotto della linea Scrupoli, della stessa stilista romagnola.
Nel 2009 la stilista è a fianco di Massimo Giorgetti per la nuova linea Uomo e Donna MSGM, occupandosi in prima persona della realizzazione dei disegni di collezione, dello sviluppo dei prototipi, della preparazione della collezione destinata alla presentazione a Milano Moda Donna, ma anche della ricerca di accessori e materiali.
E infine la svolta: con la stagione autunno/inverno 2015-16 nascono la linea di abbigliamento ed accessori donna Miahatami e la società Slowtrend Srl a cui fa capo il nuovo marchio.

Il risultato è uno stile che rivela una spiccata multiculturalità e, al contempo, un’accuratezza sartoriale che fa di ogni capo una sorta di progetto.
L’attenzione di Narguess Hatami per le innovazioni sulla materie prime permette al brand di acquisire sempre più ricercatezza nel declinare al presente la magia di colori, fantasie, ricami, immagini ed incanti che arrivano da un Paese che ci affascina e che è il punto di partenza per una creatività che ci sorprenderà, ne siamo certi, ancora di più nelle stagioni a venire.

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