Conosco da tempo Riccardo Slavik, abbiamo amicizie in comune, frequentiamo più o meno gli stessi ambienti a Milano, come me è docente allo Ied, per cui ci capita di chiacchierare spesso. Quando mi ha parlato di una sua mostra al Blanco ho subito drizzato le antenne, apprezzo molto infatti Riccardo per il suo lavoro di stylist. Mi ha raccontato il progetto e ho ricordato di aver visto alcune foto in giro sul web, anche perché Slavik è molto attivo sui social network. Fotografie dedicate a Ray Petri e allo stile Buffalo? Non poteva non interessarmi il lavoro realizzato da Lorenzo Marcucci e con lo styling di Riccardo, perché Petri, scomparso ormai da molti anni, è forse stato il precursore di un modo di fare lo stylist e ha, con la sua creatività, segnato un’epoca, un periodo storico che però influenza designer, fashion addicted, insider della moda ancora oggi. Trovo quindi molto stimolante questo tributo. Ho chiesto a Riccardo la possibilità di pubblicare alcuni scatti su lepilloledistefano e di raccontarci come è nato il progetto, che potete vedere al Blanco a Milano fino alle giornate del Salone del Mobile.
Ecco cosa mi ha detto:
“La mostra nasce da una passione condivisa, una memoria iconografica in comune con Lorenzo LSP, dj, amico e socio del Blanco. Per entrambi Ray Petri e Buffalo rappresentano un punto fermo di stile per quello che riguarda la moda maschile, un certo immaginario leggermente in bilico tra l’eroe macho e la sensualità omoerotica, e, nel caso di Lorenzo, anche un trascorso musicale legato al primo pop-rap, al reggae etc. Durante una chiacchierata leggermente alcolica abbiamo pensato di mettere in piedi un progetto collaborativo che riprendesse lo stile ‘Buffalo’ in maniera contemporanea e personale e che ci coinvolgesse un po’ tutti. Il non facile compito di dare vita alle immagini della mostra è stato subito affidato a Lorenzo Marcucci, non solo perché anche lui amico da lunga data e quindi immancabile in un concetto di collaborazione impostato sulla ‘crew’, ma anche per la versatilità e disinvoltura che ha nell’affrontare sfide di questo genere. Il lavoro è stato poi suddiviso in due momenti separati, ma ugualmente importanti: uno shoot più prettamente ‘fashion’ dedicato alle collezioni p/e 2013, fortemente influenzate da Ray Petri e dall’iconografia Buffalo (vedi Dsquared2) scattato su due ‘new faces’, e una serie di ritratti realizzati con un mix di modelli dall’immagine più vicina a quella che contraddistingueva i casting Buffalo e ‘real people’, come Max, uno dei baristi del Blanco, e Francesco, il figlio di una cara amica ( nonchè la stylist con cui ho cominciato la mia carriera da A), questi invece vestiti con capi e accessori vintage, (alcuni dei quali provenienti dall’archivio privato di Lorenzo LSP). Questo per creare il racconto di una sensibilità fortemente legata alla moda invece di limitarsi a un bel servizio fotografico, che avrebbe probabilmente reso la mostra più simile a un banale editoriale. La bravura di Lorenzo è stata soprattutto quella di essere riuscito a dare vita alle due anime della mostra: l’eleganza formale mescolata al vintage, al ‘duro’, e l‘approccio invece più moderno, raffinatamente crudo delle fotografie più dichiaratamente ‘di moda’, ma con fortissimi riferimenti stilistici al lavoro di Ray (anche se conditi da una sottile ironia). Personalmente anche solo accostare il mio nome a un tale mostro sacro dello stile è stato un po’ un azzardo, ma il suo lavoro mi ha fortemente influenzato e un omaggio esplicito mi sembrava doveroso, ho voluto giocare con citazioni quasi letterali e piccoli stravolgimenti, cercando di mantenere un costante rispetto per le idee geniali e l’atteggiamento rivoluzionario dell’uomo che ha, di fatto, inventato il lavoro dello stylist come lo conosciamo. E spero che se qualcuno non lo conosce o lo ha per qualche folle motivo dimenticato, sia stimolato dalla mostra a studiarselo un po’.”
Grazie per l’articolo!:)
È’ stato emozionante far rivivere, interpretando uno stile così innovativo per l’epoca e ancora comunque attuale.
La facilità e anche il divertimento che contraddistinguono gli shoot con la mia “crew” e’ riscontrabile nella sottile ironia che ho voluto sottolineare nelle immagini, citando i personaggi iconografici di Ray Petri .
Potrei scattare 1000 altre immagini in suo onore senza mai stancarmi del suo stile !!
A presto
love
Servizio magnifico !!!! bravo riccardo e grazie Stefano per avercelo consigliato 😀 😀
bellissimo lavoro.. la mia storia in pieno !
bravi riccardo e lorenzo , molto bello tutto.