New Italian talents: the Michael Thoms Project (la mia intervista a uno dei fondatori del brand, il modello Michael Liboni, e in anteprima il video della collezione)

Michael Thoms S/S 2014 from Michael Thoms on Vimeo.

Conosco da qualche anno Michael Liboni. Ci siamo incontrati per la prima volta su un set, lui nei panni, pochi se non ricordo male, di modello, io in quelli di fashion director della rivista indipendente per cui quello shoot veniva scattato. Dopo esserci studiati un po’, e aver capito il reciproco modo di scherzare, entrambi siamo molto ciarlieri e anche pungenti quando vogliamo, è stato feeling immediato. Da quella volta ci siamo spesso incrociati nelle varie occasioni a cui il fashion system sottopone entrambi. L’ho visto diventare un modello molto apprezzato, uno dei migliori in Italia, sfilare per nomi importanti, posare per campagne note e con personaggi conosciuti, Lindsay Lohan ad esempio. Poi in uno di questi incontri casuali mi dice che mi deve parlare, mi deve raccontare un’idea e lo fa nel suo modo immediato e pieno di brio, tanto che subito senza pensarci ricordo di avergli detto: “Quando sei pronto ne parliamo!”. E oggi siamo qui a parlarne, perché per la s/s 2014 Michael ha tirato fuori qualità che non gli conoscevo e che è stato piacevolissimo veder rivelate. Quella idea è ora infatti una linea, che parte dalle T-shirt per diventare una collezione più completa, un po’ sporty, molto accattivante, che incuriosisce per le grafiche immediate, pop, ma dal forte impatto, realizzate dal graphic designer Marco Architetto, con il quale è nata l’idea e lo sviluppo del brand Michael Thoms.
Ovviamente ho raggiunto Michael per farmi raccontare meglio il progetto, del quale sveliamo un paio di foto e il video di presentazione. Io ho già prenotato una T-shirt e sono sicuro che anche voi amerete queste stampe, l’energia che si respira guardando questi capi, e indossandoli, da trasformare Michael Thoms nel successo che si merita.

Michael, come è nata l’idea di una linea tua?
L’ idea è nata nell’agosto 2012 dalla voglia di trasmettere qualcosa di mio alla gente. Il desiderio di proporre qualcosa di giovanile, forte e d’impatto.

Perché proprio una linea che si concentra sulle T-shirt per iniziare?
La T-shirt perché è un prodotto che oggi si vende facilmente ed è molto più semplice se vuoi arrivare con una tua idea e un tuo progetto a un pubblico giovane. Abbiamo iniziato da quello, poi la collezione si è sviluppata con canotte, felpe, shorts, cappelli e costumi, quindi molto più ampia per esser una collezione all’esordio.

Da dove ti sono arrivati gli input per questi primi capi?
Ho iniziato con qualcosa che mancava a me stesso, quello che desideravo e che nasceva dalla necessità di trasmettere anche quello che è il mio carattere e quello che ho vissuto. Il mare fa parte di me, arrivo da una cittadina situata sulla Costa Adriatica e già solo il vedere il mare mi trasmette un senso di tranquillità. Collegata al mio carattere perché il tema ‘Mare’ è la parte più ironica, caratteristica che mi contraddistingue, per quanto forte e primordiale. Il tema ‘Server’ è stata concepito analizzando i tempi frenetici in cui viviamo oggi, il continuo correre, aver perso anche quelli che erano i valori di una volta, siamo come macchine. La parte urbana, dura che non concede seconde possibilità.

Sei stato e sei ancora un modello, abbiamo anche lavorato insieme, e con molto piacere, cosa hai imparato nella tua carriera nel modelling che hai usato in questa nuova esperienza?
Come sai dopo anni e anni se uno é bravo e sveglio si crea anche dei contatti e per quanto possa esser difficile in questo momento storico ti crei delle amicizie vere (anche se poche). Diciamo che lavorare per sfilate, campagne, editoriali a fianco anche di grande stilisti, come Giorgio Armani ad esempio, è servito molto. Vedere cosa propone la moda nei suoi diversi stili, capire cose funziona, cosa il mercato richiede, avere una visione dello stile a 360 gradi. Comunque quella del modello è ancora la mia professione, ma ho intenzione di smettere gradualmente.


Quali i pro e i contro del lavorare come modello e quali i pro e i contro dell’approcciarsi al design?
Di pro nel lavoro da modello ce ne sono molti. Girare il mondo, conoscere sempre gente nuova, non esser mai fermi, ma in continuo movimento e poi sicuramente i guadagni. I contro gli orari, anche se non sono mai stati un problema, quando hai dei lavori importanti la gran parte delle volte ti svegli all’alba, poi le piccole agenzia che svendono modelli e alle volte li fanno lavorare free, togliendo a chi veramente sa fare questo lavoro opportunità e sicuramente abbassando il livello di qualità in questo mestiere. Per quanto riguarda invece questa nuova avventura i contro sono assolutamente bilanciati dai pro. Vedere una idea iniziale svilupparsi, seguirla nel suo prendere forma, cancella le ore di lavoro e il grande impegno, spesso in prima persona, perché non amo delegare.

Chi ti ha aiutato in questa nuova avventura? C’è qualcuno che vorresti ringraziare?
La prima collezione è la più difficile perché entri nel mercato e devi entrarci pronto sapendo cosa bisognerà affrontare. Le ore di lavoro sono molte, dallo sviluppo delle grafiche alla scelta dei tessuti, alla modellistica, ma trovo che sia associato ai pro perché vedi nascere qualcosa di tuo, il processo di creazione è qualcosa che non so descrivere. La prima volta che ho visto la collezione finita, devo ammetterlo, mi è scesa una lacrima. Devo ringraziare tutti quelli che mi son stati vicini fino alla fine, anche nei periodi più difficili, dove io vedevo tutto nero, confesso di esser difficile da sopportare! Sicuramente Marco Architetto che è il grafico della linea e che insieme a me ha portato a termine per questa prima collezione un lavoro davvero fantastico, siamo state due teste in una. Poi Marco Monterubbianesi e Anna Chiara Mandozzi che mi hanno seguito nello sviluppo del sito e per tutta la parte di comunicazione, Giacomo Morelli che ammiro per la sua visione stupenda delle cose, i ragazzi dello show-room SPAZIO 38 che stanno facendo un ottimo lavoro, mia madre che è la mia forza e poi vorrei anche io prendermi qualche merito, direi almeno per due cose: per averci creduto e per non aver mollato mai.

A quale target di riferimento si rivolgono le tue proposte?
È sicuramente un target giovane e con personalità…non compri una maglietta stampata con dei ricci di mare se non sei un attimo sopra le righe, son non apprezzi qualcosa che è al di fuori di certi standard. Voglio che la gente si possa divertire nel veder la collezione, ma anche captarne un lato più forte e aggressivo.

Progetti per il futuro?
Ci saranno delle collaborazioni, ci sono arrivate delle proposte interessanti. Di progetti ce ne son molti, ma se devo esser onesto in questo momento ho solamente la collezione invernale per la testa. Meglio non svelare altro per il momento.

Un ritratto di Michael Liboni

Per saperne di più del progetto www.michaelthoms.it

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