Omaggio a Gianni Versace

Sono sparsi per Milano questi cartelloni che ho fotografato durante le giornate della moda maschile milanese. Riproducono bozzetti che Gianni Versace disegnò per i molti costumi teatrali che aveva ideato per l’amico Maurice Béjart, come quelli per gli spettacoli “Malraux, ou la métamorphose des dieux” e “Pyramid”, ma anche per Bob Wilson, Roland Petit e John Cox. Un museo all’aria aperta, per regalare ai passanti un po’ di bellezza, di creatività illuminata. Poi una serata alla Scala: domenica 15 luglio, nel decennale della morte dello stilista, la sua città adottiva lo ricorderà con un balletto in due atti, «Grazie Gianni con amore», creato proprio da Bejart. A dieci anni dalla sua tragica morte, si ricorda così uno degli stilisti che più ha segnato il Made in Italy, lo stile del Novecento, un personaggio poliedrico, capace di mescolare cultura alta ed immaginario pop, d’innalzare le sue modelle a ruolo di dee delle passerelle. Uno dei momenti che più penso abbia segnato il mio immaginario “fashion”, è stato sicuramente vedere Linda, Christy, Naomi e una biondissima Linda percorrere la passerella di Versace, tenendosi per mano e cantando “Freedom ’90”, canzone di George Michael, del cui video erano anche protagoniste, poi penso a tutte le volte che entravo nella boutique di Versace a chieder quei meravigliosi cataloghi, dove le foto di Herb Ritts e Bruce Weber erano per me “pure eye candy”, penso al mio primo profumo Versus, regalo della Giannetta di tanti anni fa, di quanto per me il mondo di Versace fosse un sogno bellissimo. Ripenso con malinconia. Dieci anni fa abbiamo perso un grande, non solo della moda, perchè Versace è stato uno dei creativi che più ha dimostrato come l’abito può essere arte, come può farsi espressione del contemporaneo, come il suo significato è ben più profondo di quanto comunemente gli si attribuisca.
  1.  michele Rispondi

    Anche io come te ho condiviso gli anni più alti del pret a porter disegnato da Gianni Versace.Avevo tutta la collezione dei cataloghi che poi ho dato ad un ragazzo inglese. Ora sono alla ricerca di questi cataloghi. Aiutami! Ciao!

  2. Armando Rispondi

    bellissimi i disegni che hai pubblicati, opera dei grandi illustratori della Maison Versace come Werner, Bruno Gianesi e Manuela Brambatti. Ho avuto la fortuna di lavorare in quel mondo anni fa e un paio di volte proprio con il mitico GV: una gran bella persona, un vero artista d’altri tempi

Post your thoughts