Ah, la meraviglia di quel desiderio di avvolgenza morbida e calore: di quella coccola lieve squisitamente privé che solo gli abiti fatti di materia eccellente possono regalare. Come il cachemire. Filato pregiato che plasma creazioni dove la bellezza ha a che fare con la confortevolezza, orpelli e decorativismi diventano un ricordo lontano e le suggestioni di tal desiderio si fanno realtà da indossare.
MUUSA Couture Cachemire è il luogo, o meglio il brand, dove tutto ciò accade: dove il lusso si mesce alla tradizione perfettamente Made in Italy per dare vita a creazioni di soffice raffinatezza, eppur profondamente contemporanee nel design.
Per chi ha orecchio attento e con un penchant di gusto intellettuale, cotanta virtù appare già annunciata nel nome: Muusa è infatti la declinazione turca della musa, colei che secondo la mitologia remota proteggeva con poteri divini le arti e guidava l’ispirazione da ricevere in dono, ma anche colei che oggi protegge con cura la propria eleganza rendendola versatile ad ogni richiesta della routine quotidiana.
La collezione che Muusa dedica alla prossima bella stagione racchiude, ça va sans dire, tutti i nobili valori del cachemire uniti alla ricercatezza della seta e del lino, lavorati col savoire-faire artigianale dei maestri del distretto umbro, e rinnovati in una capsule intitolata Opia, ovvero: “quell’intensità ambigua del guardarsi negli occhi, allo stesso tempo invasiva e vulnerabile”.
La capsule collection Opia è una carrellata di creazioni dove si scorgono vestaglie ispirate ai kimono, pantaloni ampi dal gusto orientale, bluse leggere come piume e maglie morbide con cui creare strati di creatività confortevole; le nuances hanno tutto il pregio della naturalezza, intervallata da sferzate di grafiche artistiche minimali e impreziosita da una nota di colore di nobili origini: il blu guado, celebrato da secoli come “oro blu”.
Una suggestione densa di poesia e intimità, plasmata in capi che a loro volta compongono un viaggio dei sensi e dello stile: forme semplici nella loro nettezza, volumi soffici in cui il corpo si muove libero quasi fosse una danza.
Opia Capsule by Muusa: the essential luxury of cashmere
Ah, how wonderful is that desire of being wrapped in softness and warmth: that delicate cuddle that is exclusively privé and only offered by clothes made of excellent materials. Just as cashmere. The finest yarn that shapes creations where beauty has to do with comfort, frills and ornaments turn into a faraway souvenir and the suggestions coming from such a desire become something real to wear.
MUUSA Couture Cachemire is the place, or rather the brand, where all this happens: where luxury blends with the perfectly Made in Italy tradition to create items out of tender panache, yet flaunting a very modern design.
For those having a careful ear and an intellectual penchant, such a virtue appear to be already announced within the name: Muusa is, actually, the Turkish version of the muse, the female figure that according to the remore myths used to be the divine patron of the arts and guide the inspiration she donated as a gift, but also the one that today carefully protects her own elegance making it adaptable to every daily routine.
The collection that Muusa devotes to next fine season holds, ça va sans dire, all the noble qualities of cashmere together with the sophistication of silk and linen, processed with the artisanal know-how of the masters in the Umbria district and renewed into a capsule called Opia, that is: “that ambiguous intensity when meeting each other eyes, at the same time invasive and vulnerable”.
Opia capsule collection is an array of creations showing vests inspired by kimonos, wide pants recalling some Oriental taste, blouses as light as feathers and soft sweaters ideal for comfortable creative layers; the color shades have all the authenticity of naturalness, punctuated by lashings of minimal artistic graphics and enriched with a touch of dense color having noble origin: the Blue Guado, celebrated along the centuries as the “blue gold”.
A suggestion full of poetry and cosiness, shaped into clothes that in their turn compose a journey of senses and style: simple neat shapes, soft volumes inside which the body moves free as if it was dancing.