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CategoriesVenezia 2009: particolari di stile dalla mia gita alla biennale-male bags
Venezia 2009: Punta della Dogana-Mad about the boy
Molti hanno storto il naso davanti a questa opera d’arte. Io sono rimasto molto colpito dal bel restauro di Punta della Dogana voluto da François Pinault e se visitando ‘Mapping the studio’ sono svenuto davanti alle opere di Murakami, per il quale voi ormai sapete che ho un debole, nonostante anni fa il suo rifiuto di farmi un autografo (ma è un’altra storia e la racconto solo a chi me lo chiede in ‘private’ ehehehe!), fuori sono rimasto affascinato appunto da ‘Boy with a frog’, di Charles Ray, divenuta il simbolo ormai della nascita di questo nuovo centro…
labretella.it
Nato ufficialmente alla fine del 2008, è un oggetto che mi diverte molto e del quale sono divenuto possessore solo da qualche settimana. L’idea è di un gruppo di amici torinesi (un designer del gruppo Bellissimo, un architetto, un fashion designer), che hanno deciso di compiere un’operazione di recupero molto stilosa: trasformare vecchie bretelle vintage, recuperate in giro (e come dicono loro 100% torinesi!), in oggetti minimali, sobri, ma molto cool e versatili. Che voi usiate la bretella come portachiavi, come elemento decorativo di un cappello, come salvapantaloni per la bicicletta o come cintura, sicuramente portate nel vostro stile…
The kid stays in the picture
Qualche anno or sono ha fatto il giro di festival ed è stato recensito positivamente da tutti i magazine di settore. Io lo avevo comprato, ma solo qualche giorno fa ho visto il bellissimo documentario "The kid stays in the picture". Le parole pronunciate dallo storico produttore hollywoodiano Darryl Zanuck a Hemingway e allo staff che volevano Robert Evans fuori dal film "Sangue e arena", diventano simbolo della caparbietà, della forza con cui Evans ha affrontato la sua vita. Un inizio al fianco del fratello nella sua griffe di moda, poi per caso attore, carriera fallita velocemente e…
Le piace la Sagan?
"Non ci vestiamo per fare colpo sulle altre donne o per far loro rabbia. Ci vestiamo per spogliarci. Un abito è davvero un abito solo quando un uomo ha voglia di potervelo togliere."
A scriverlo è Francoise Sagan, scomparsa purtroppo da qualche anno, nella piccola raccolta di scritti di moda "Il tubino nero", recentemente pubblicata in Italia. Uscita sicuramente per ricordarci la bravura dell’autrice francese, di cui io ho amato molto "Le piace Brahms?". Da non perdere il racconto dei giorni trascorsi con Rudolf Nureiev e l’intervista -mitica- a Yves Saint Laurent. Libro breve e velocissimo, lettura ideale…
Ora (il)legale
Firmato Nava, è uno dei miei attuali oggetti del desiderio. Ora (il)legale, disegnato da Denis Guidone, risolve il cambio dell’ora con un semplice gesto; la rottura della forma tonda determina un’alterazione del linguaggio grafico e crea contemporaneamente un supporto che permette di passare dall’ora solare a quella legale cambiando solamente la base d’appoggio. Non è cool da matti? Un po’ in anticipo, essendo il 13 ottobre, inizio a rendere nota la wishing list di regali per il mio compleanno! Eheheheheh.
Apre metroquadro
La prima volta che ci siamo visti lei era la coinquilina di una mia amica (vero Gu?), dai capelli rasati a zero. Subito ha suscitato la mia curiosità e simpatia. L’ho poi seguita nel suo cammino legato alle pubbliche relazioni di moda, dove spesso ci siamo trovati a collaborare o a chiacchierare ai vari Pitti e affini. Ora Ilaria mi comunica di avere realizzato un sogno. Ed io ve ne parlo con piacere. Il sogno è m², un luogo dove tutto prende forma. Uno spazio racchiuso nel cuore della città di Crema, dove scovare pezzi unici, a volte…