Diceva Monsieur Voltaire, il grande filosofo che qualche secolo fa soffermò la sua ricerca illuminista su una questione annosa tanto quanto eternamente affascinante: “Chiedete a un rospo cos’è la bellezza, il bello assoluto […] Vi risponderà che è la sua femmina, con i suoi due grossi occhi rotondi sporgenti dalla piccola testa, la gola larga e piatta, il ventre giallo, il dorso bruno. Interrogate il diavolo: vi dirà che la bellezza è un paio di corna, quattro artigli e una coda”.
Ecco, oggi chiedete agli abiti pensati, realizzati, amati e presentati dalla stilista Francesca Liberatore, che cos’è la bellezza: vi risponderanno con un mosaico di suggestioni sincere, con un amore per l’arte che è un posto di ristoro per la mente e il cuore, con una collezione di cartoline che sono finestre su un giro del mondo costante, incontri di luoghi, persone e meraviglie di diversità da scoprire e di cui arricchirsi, e da restituire in creazioni plasmate nella stoffa e nel talento sartoriale.
Proprio come si modellano i sogni.
Vi diranno che la bellezza è una ricerca intensa e appassionante che portano cucita addosso: letteralmente!
Gli abiti firmati Francesca Liberatore sono, per l’appunto, un racconto tangibile di un’alchimia che ha quasi a che fare con la vocazione vera, ovvero il desiderio profondo della giovane, eppur già brillantemente affermata, fashion designer, di trasmettere quel piacere composito che dalle esperienze di vita personale ha attraversato la pelle per raggiungere le emozioni.
Lì si è fatto ispirazione, ed è diventato materia prima per la creazione di collezioni da desiderare, a loro volta, davvero.
Tutto questo accade ancora una volta felicemente con la pre-collezione per la prossima Primavera-Estate 2018!
Come suggerisce la categoria d’appartenenza, la collezione è un assaggio festoso dell’aria estiva eseguito come un compendio esatto, eppur intriso di libertà, dei codici stilistici che di Francesca Liberatore sono segno di distinzione: la confortevolezza innanzitutto, che è frutto della saggezza sartoriale nel creare giochi di pesi tra i tessuti, nel concepire costruzioni complesse nella realizzazione che si rivelano guizzi di creatività affascinante posti con grazia attenta sulla perfezione dell’abito, nel concedere la libertà alla stoffa e ai suoi decori di lavorare in autonomia sul corpo per assecondarlo mentre lo valorizza.
In questo modo prendono forma le camicie che nelle collezioni Francesca Liberatore sono un apprezzatissimo fil rouge: e che nella pre-collection s/s 2018 sfoggiano virtuosismi geometrici e levità inaspettate, ospitano le incursioni del pizzo, che a sua volta percorre gran parte dei capi per appoggiarci i suoi motivi fioriti, lì dove i colori vivi sbocciano come ricami sulla seta fluida e sulle righe estive intramontabili.
Ad essere striato è il cotone: tessuto d’elezione per affrontare con gusto la grande calura, usato con saggia nonchalance tanto per la nettezza dei capi-spalla che rievocano atmosfere desertiche, quanto per l’asimmetria pratica e stilosa di pantaloni e abiti, mentre le gonne midi hanno spesso il plissé sobrio, così da sorprendere nel momento in cui s’arricchiscono d’inserti pregiati e controbilanciano l’essenzialità elegante degli abiti drappeggiati.
Una ricercata dichiarazione d’intenti, votata ad infondere il respiro salvifico della bellezza autentica nella quotidianità semplice.