Il nome abbreviato non dice forse molto, ma R2R sta per Return to Roots e così specificato il brand subito acquisisce un connotato evocativo e intenso. Il nome va a sottolineare la voglia di rivolgersi ad un uomo libero da condizionamenti, una figura che conosce lo stile e la moda, ma non è schiavo del suo guardaroba. Qualcuno che può avere voglia di osare, ma il cui abbigliamento è uno strumento per mettere in evidenza la personalità, non per nasconderla dietro orpelli inutili. Uno stile che lascia spazio a lavorazioni particolari, ricerca del dettaglio, come nel riutilizzo delle zip originali usate nel 1800, fascinazioni orientali, ma un gusto assolutamente contemporaneo.
Il percorso di ritorno alle radici, di riconsiderare valori importanti e uno stile lontano dalle frivolezze, ha portato alla rivalutazione degli elementi primari, cui le collezioni R2R sono dedicate. Una partenza, con le proposte per la p/e 2012 dedicata all’aria, mentre per l’autunno/inverno 2012-13 protagonista è la terra. Una collezione dai tagli sartoriali di ispirazione orientale, con capospalla dalla massima vestibilità, jeans spennellati (ormai caratteristici dell’azienda), maglie con cuciture a vivo, tutto giocato sui toni del blu, del ruggine e dei grigi. Testimonial, che vedete in queste foto, è Gabriele Bianchini, oltre che modello, video reporter d’assalto. Perché conoscere, descrivere, condividere, sapere ciò che accade attorno a noi, una profondità dell’animo, di cui gli abiti sono espressione fenotipica, sembrano essere alla base della filosofia R2R. Questo mi affascina molto, non vedo l’ora di osservare l’evoluzione di questo brand nelle prossime stagioni.
R2R è in vendita on-line su alcune piattaforme di nicchia e si trova nel celebre Barneys a New York, mentre in autunno partirà l’e-commerce sul sito ufficiale.
Per altre info: http://www.r2rdenim.blogspot.it/.