Roberto Di Stefano e la sua prima collezione di accessori

Le nostre pagine sono sempre pronte a parlare di designer giovani ed emergenti, per questo vogliamo presentarvi Roberto Di Stefano.
Il designer ha portato a Milano, precisamente al White, la sua prima collezione di borse e accessori, per l’autunno/inverno 2017-18; creazioni eclettiche e ragionate dallo stile deciso, nitido e contemporaneo.

Nato, cresciuto e formatosi a Zurigo, in Svizzera, Roberto di Stefano successivamente prosegue gli studi in Art and Fashion Design prima in Italia, dove frequenta la Scuola Internazionale D’Alta Moda di Roma, e poi alla Esmod University di Berlino; oggi, Roberto di Stefano vive a Milano, città che ha scelta per il debutto di una linea a suo nome di accessori.

Le creazioni sono pensate in modo tale che ogni elemento della collezione possa tracciare una mappa concettuale precisa della visione dello stilista, svelandone l’intento estetico: esplorare il mondo, viverne le suggestioni culturali, sociali ed artistiche, lasciandosi ispirare.

I pezzi creati sorvolano i canoni classici di gusto e bellezza superandoli e trasportandoli in alto, verso la libertà di pensiero e di creazione; dal labirinto creativo di Roberto Di Stefano prendono forma accessori dal design essenziale, mai scontato; opere da prendere in mano per scomporre e ricomporre a seconda della necessità d’uso.

Tutti gli oggetti della collezione sono pensati per essere indossati da donne dall’ingegno brillante e spontaneo, veri spiriti liberi.

La collezione propone alcuni modelli scelti, ma in molteplici varianti di materiali e colori.
C’è un lavoro di rottura e ricontestualizzazione che passa per ogni fase del processo creativo: un esempio concreto sono i materiali scelti, come il cavallino stampa leopardo che viene “snaturato” e ripensato grazie agli accostamenti con forme rigorose e materiali come il plexiglass, acquisendo così un senso unico ed originale.

Le textures sono facilmente riconducibili a un immaginario di lusso, quali velluto e castoro, che trovano una nuova collocazione estetica nel contrasto apparente con i modelli realizzati in materiali più contemporanei, frutto di una ricerca continua, come la nappa a lavorazione laser print ad acqua effetto cemento grezzo, la pelle effetto craquelé bianco, la pelle di salmone dall’effetto 3D, il pvc, il plexi e la resina.

Le forme sono lineari e geometriche, come il rettangolo, il quadrato e il cerchio, scelti per i loghi sagomati in variante maxi o mini, in diversi materiali a seconda del modello.

Il risultato è una collezione rivelatrice che interpreta il processo come un viaggio, decostruendo, riassemblando e ridefinendo nuove possibilità di significato.

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