La giornata continua con Frankie Morello. Se fuori c’è il diluvio, dentro la Pelota, che ospita sempre il loro fashion show, siamo in una spiaggia di Rio, Ragazzi e ragazze in costume da bagno, fanno da contorno ad una sfilata molto colorata, che si apre con due modelli in muta da surf che sembrano appena tornati da spiagge esotiche e continua con capi che mescolano formale e informale, sporty e militar.
Da John Varvatos location suggestiva: una chiesa sconsacrata, interamente tappezzata di immagini degli eroi della musica, da Iggy Pop agli ZZTop, che hanno posato per le campagne del designer. Lo spirito rock che contraddistingue Varvatos e ora decisamente più rilassato. Pantaloni smilzi, maglieria leggera, cappottini ¾ senza imbottitura e sovratinti, giacche sartoriali. Varvatos festeggia il suo decennale all’insegna di una silhouette impalpabile e leggera.
Da Byblos allo Straf Hotel, gente molto cool, i modelli non sfilano, ma si fanno fotografare indossando capi che sono ispirati alla natura del Grand Canyon. Effetti tie and dye creano disegni e forme ispirate a foglie e sedimenti rocciosi, e la fauna ritorna su magliette sotto forma di quelli che sembrano schizzi a matita o a penna biro.
Dal fronte presentazioni, da segnalare il bel lavoro che Milan Vukmirovic continua a fare da Trussardi 1911. Reminescenze 80s, accenni etnici e tanto maculato, per una collezione dove avrei portato tutto a casa con me. Bravo!
Da One T-Shirt ospite il fashion director di Vanity Fair Michael Roberts che ha collaborato nella realizzazione di una collezione di magliette, ma anche felpe e pants, che riprendono il motivo camouflage per abbellirlo graficamente con immagini di pin-up anni cinquanta.
La giornata, alquanto intensa, si conclude con un salto al negozio di Frankie Morello in Corso Matteotti, per la mostra di alcune opere di Robert Bradford, genialissimo artista che trasforma piccoli giocattoli di plastica, mollette per il bucato e così via, in sculture molto pop. Ho amato tanto.
Oggi si inizia con Ferrè.
