Sfilate: seconda giornata/parte seconda

La seconda giornata si è conclusa con due appuntamenti molto attesi: Prada e Cavalli.

Ammetto, e chi segue il blog lo sa, che io sono un grande fan della signora Miuccia, per cui mi aspetto sempre molto. Arrivo e incrocio subito Francesco Vezzoli, altro personaggio che sapete ammiro molto, la location di Via Fogazzaro è stata trasformata in un luogo metropolitano, quasi sotterraneo, la passerella sembra il parcheggio in un film di Cronenberg, ai lati spalti a scalinata. La sfilata inizia con una palette di blu, seguita da capi in denim, per continuare con tanto colore, verde petrolio, arancione e giallo fluo, azzurro, per finire con le righe, per una serie di maglie che, visto le note in sottofondo di "Each man kills the thing he loves", colonna sonora di "Querelle" cantata da Jeanne Moreau, potrebbero far pensare alla versione colorata e contemporanea del look da marinaio. Belli i bermuda larghi che sembrano gonne pantalone e le scarpe con la para altissima, rigide, saranno un hit.

Non ci sono orpelli, il look è minimale, ma lo studio dei colori e dei volumi, l’uso del denim, la ricerca estetica, confermano Prada sempre un passo avanti agli altri.

Poi da Cavalli. In via Senato la sfilata è all’aperto e viene graziata dalla pioggia, che per un attimo si dimentica del cielo milanese. In apertura tre donne, dal costume evocativo che scopre solo il volto, accendono con il fuoco un falò al centro del cortile che ospita la sfilata. A seguire modelli che rimandano con gli abiti a figure rock, con accenni esotici, quasi mistici. Tanto camoscio, pantaloni dalla vestibilità comoda, applicazioni sulle giacche e anche qui colore, viola e bluette su tutti. La giacca in camoscio viola sarà davvero un ‘must have’.

E anche Roberto Cavalli finisce…la terza giornata per me si aprirà con Coveri…stay tuned!!!

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