Che cos’è arte e che cos’è moda? Dove ha termine una e inizio l’altra?
È davvero necessario racchiuderle in sfere distinte, o è più affascinante se non addirittura sorprendente avvicinarle al punto tale da farle quasi fondere: e vedere l’effetto che fa?
Lungi dal voler qui scomodare intellettualismi di compassati maître à penser, vi basti osservare con sguardo curioso la collezione nata dall’intensa passione di Clara Guerrini che ha solcato la passerella dello scorso IED Graduates fashion Show: la risposta è proprio lì, assemblata nelle trame e raccontata nel ritmo di quelle creazioni!
Un consiglio però va dato: affidatevi all’immediatezza che di questa nuova giovane generazione è caratteristica essenziale e spalancate occhi e orecchie perché, come altri talenti, anche Clara è tutto un mondo da scoprire: anzi, è un mondo con dentro un mondo, con dentro un mondo, con dentro…
Ad esser più fedeli al suo racconto, Clara è una Bohémienne nello spirito, è una creativa con dentro la passione per la musica che muove ogni progetto, un’artista con dentro la passione per la moda che è testimonianza dell’evoluzione delle genti di ogni tempo, una stilista con dentro la passione per l’arte che è un contenitore di mezzi di espressione sempre nuovi e da sperimentare.
“Per me c’è un confine sottile, piacevolmente superabile tra l’arte e la moda: non ci dovrebbe essere un distacco tra le due, anzi, quando si uniscono si crea veramente la coppia perfetta”.
E che questo sia il punto di avvio eccellente per esplorare la sua collezione.
Meglio ancora, l’avvio arriva da una rara canzone di Edith Piaf,“Les amants d’un jour”, che dà anche il titolo alla collezione mentre si intreccia alla vita artistica di Felice Casorati: due storie, una inventata e una reale, che all’unisono raccontano di un cambiamento radicale, di uno scivolamento da una fase di abbondanza ad una di sottrazione fino all’essenziale.
Nulla di drammatico, anzi: è la storia di un’evoluzione interiore che Clara racconta iniziando dall’opulenza della pelliccia, dalla luce dell’oro e la densità barocca delle decorazioni dei primi abiti che sono sempre un eccesso misurato per poi declinare nell’appiattimento delle forme, dei volumi e delle superfici, pur serbando la minuzia di asimmetrie e giochi di contrasto.
Grazie alla passione per il textile Clara regala al tessuto tutte le sue possibili identità, e lo stesso fa con la pelliccia, che trattata alla stregua di una stoffa a sua volta le sta regalando un nuovo percorso professionale da seguire.
“Un mio obiettivo è quello di creare non un movimento, ma quasi: mettere assieme i vari mondi per creare moda in un progetto comune artistico”: e che questo sia il punto di avvio augurale di una strada di successi!
Debuting talents on the IED Graduates Fashion Show catwalk: Clara Guerrini
What is art and what is fashion? Where does one end and the other one starts? Is it really necessary to enclose them into separate spheres, or is it more fascinating or even surprising bringing them so closer that they could almost blend: and seeing what the final effect is? Far from bringing the thoughts of staid maître à penser into this, you only need to put a curious glance at the collection born from the deep passion of Clara Guerrini that walked the catwalk of last IED Graduates Fashion Show: the answer is right there, composed among the wefts and told into the rhythm of those creations!
Just one piece of advice is worth to be given: trust the spontaneity that is the fundamental characteristic of this new young generation and keep your eyes and ears wide open because, as well as other talents, Clara too is a whole world to discover: or rather, she’s a world with a world inside, with a world inside, with… Listening faithfully at her words, Clara is a Bohémienne soul, she’s creative with inside the passion that moves every project, an artist with inside the passion for fashion that is evidence of the evolution of the people of every era, a fashion designer with inside the passion for art that is a container of means of expressions always new and that must be experienced.
“For me there’s a thin, pleasantly surmountable boundary between art and fashion: there would be any estrangement between them, rather, when they join the real perfect couple comes to life”. And let this be the excellent starting point for exploring her collection.
Actually, the starting point comes from a rare song of Edith Piaf, “Les amants d’un jour”, that gives also the title to the collection while weaves with the artistic life of Felice Casorati: two stories, one invented and one real, that in unison tell about a radical change, a slipping from a phase of abundance to one of subtraction until the essential. Nothing about drama: well, this is the story of an intimate evolution that Clara tells starting from the opulence of fur, the light of gold and the baroque density of the decorations of the first clothes that are always a measured excess and then declining into the flattening of shapes, volumes and surfaces, yet keeping the meticulousness of asymmetries and contrasts. Thanks to her passion for textile, Clara gives the fabric all its possible identities, and does the same with the fur that, treated as a fabric, in its turn gives Clara a new professional path to follow.
“A purpose of mine is to establish almost a movement: putting together the various worlds to create fashion within a common artistic project”: and let this be the greeting starting point for a successful path!