Le collezioni che si ispirano ad un contesto storico preciso sono sempre segno di profonda ricerca e pensiero.
Nel caso di Tanya Taylor f/w 2017, l’ispirazione viene dalla moda degli anni ’20, e nello specifico dalla cultura giapponese.
La collezione prende ispirazione da un elemento ben preciso della moda nipponica di quegli anni, ovvero dalle vestaglie da camera in meisen giapponese, un tessuto la cui applicazione ha permesso una rivoluzione in termini di moda portando ad una democratizzazione del kimono, prima di allora elaborato solo in sete molto preziose.
Dalla consistenza materica e dai colori vivaci, il kimono è diventato simbolo delle donne che quasi cento anni fa hanno trovato la forza in questa espressione di colore.
In quegli anni il colore veniva indossato all’esterno degli abiti, con una palette di toni straordinaria che celebra la femminilità. Scegliendo questo contesto culturale, la stilista vuole rappresentare la donna e la sua liberazione.
L’ottimismo, la forza, passano dal calendula, il pervinca, il rosso intenso, il fucsia e i rosa.
Le silhouette sono romantiche, i tessuti trasparenti e i dettagli decisi.
Le costruzioni si focalizzano sul denim lavato, sui vestiti dai ricami a fiori caleidoscopici, i jacquard metallici e i canvas di cotone.
E poi sulla lana doppiata ed i dettagli in pelliccia.
Il mondo occidentale è da sempre affascinato dalla bellezza del Giappone, sin falla febbre orientale ottocentesca che oggi contagia ancora le linee estetiche delle collezioni contemporanee.
Le donne di Tanya Taylor tuttavia si allontanano dall’idea della Geisha, per presentare una figura consapevole della rilettura dei canoni, conscia dell’estetica lavorata sui tessuti e sulla qualità dei dettagli.
Il prossimo inverno sarà all’insegna dell’Oriente, del colore e della femminilità, ma anche della ricerca con Tanya Taylor. Destinazione: Sol Levante.