Tidbits di Marco

Ho conosciuto per caso Marco, anzi è stato un messaggio su www.iqons.com a metterci in contatto. Ho amato subito il suo blog, ancora di più quando ho saputo che la moda, lo stile, l’estetica, il cool hunting sono una sua passione e non il suo lavoro principale. E chi meglio di me poteva apprezzare tutto ciò? I suoi Tidbits sono strepitosi, pop e divertenti, ma anche pieni di spunti da copiare. Non posso raccontare molto di più, vuoi perché Marco dice di essere timido, vuoi perché non avendolo ancora conosciuto di persona non ho episodi da condividere, ma queste foto dicono molto secondo me del possessore degli oggetti. A partire dal fatto che Marco non li ha fotografati, ma scansionati. Quanto è avanti??? Se ne volete sapere di più vi consiglio il suo blog www.whydontu.blogspot.com. E ora il racconto dei Tidbits dalle parole…ops…dai tasti del pc di Marco.
Foto 1) Una cosa divertente che ho comprato a Miami: la sleeping mask by Andy Warhol. Fa ridere sempre tutti e tutti vogliono farsi fare una foto per vedere come stanno con gli occhioni di Marilyn. La cintura più bella di Gucci è un cordone fermapacchi. Utile per legare anche le cose alla Vespa. Mi ricorda i bei tempi andati di Tom Ford.
La t-shirt vintage di un club sci. Mai visto sciatori in t-shirt, per questo la amo. E’ una contraddizione.
Foto 2) Il libro da portarsi ovunque per non fare figuracce a tavola. Tiffany’s Table Manners For Teenagers 1982. La mia sneaker preferita: Adidas Tron. Pelle nera, suola azzurra e cuciture rosa-arancio fluo. Mai amato il film, ma le scarpe si. L’aviator è un occhiale troppo inflazionato. Pende dai nasi di troppa gente, ma io lo adoro da sempre. Così me lo sono comprato in un colore molto più difficile.
Foto 3) Il foulard anche da uomo, al collo arrotolato come una bandana. Questo è vintage e di Halston. La gente pensa sempre sia di Hermes, ma io preferisco di gran lunga Halston. La fibbia della cintura è stata comperata a Los Angeles. Dall’impazienza di metterla ho smontato una vecchia Frankie Morello e cucito con ago la pelle. Risultato, perfetto…ma dita bucate e doloranti. Il mio orologio: Casio Data Bank. Da Tokyo. La crema che non mi stanca mai e con la parola che più amo….CALMING.
Foto 4) La mia camicia preferita di David Delfin. Alle volte mi vergogno un po’ a metterla perché un po’ da ragazzina, ma basta metterci su qualcosa e cambia tutto. In questo caso una giacca della tuta di Pierre Cardin degli anni ottanta, in un rosso tra il Valentino e la Ferrari.

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