WHITE STUDIO – It’s Time to Contemporary Artisan: dieci stanze per dieci artigiani al White

Focus sull’artigianalità di nuova generazione all’ultima edizione della fiera milanese White che si è appena conclusa.
WHITE STUDIO – It’s Time to Contemporary Artisan è una iniziativa curata da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’Navasques, che rappresenta il primo progetto di MIAC – Moda Italiana Aziende Contemporary, progetto nato dall’accordo tra Confartigianato Moda e White che siglerà tutte le iniziative congiunte del salone e della più importante associazione italiana di categoria che rappresenta le piccole e medie aziende artigianali.
Nello spazio Base all’Ex Ansaldo in Via Tortona 54, il White ha riletto e reinterpretato la residenza d’artista  casaBASE grazie a dieci stanze, ognuna delle quali dedicata ad una storia, ad un brand, ad una artigianalità contemporanea.

Un progetto che ha affascinato il pubblico del White e che ha molti rimandi estetici importanti.
Una rappresentazione che ha giocato fra il reale e l’irreale, liberamente ispirata infatti all’estetica cinematografica di Wes Anderson di The Budapest Hotel o agli interni dei film di Jaco Van Dormael.
Così racconta Clara Tosi Pamphili alla vigilia dell’inaugurazione del White: “Una rappresentazione che va oltre l’esposizione culturale o commerciale: un gioco per esaltare che le storie raccontate sono vere e pronte per essere vendute. I nostri creativi sono artigiani nella testa oltre che nelle mani abitano le dieci stanze di un hotel surreale, entreremo per conoscerli e condividere le loro visioni di fashion “dreammaker” di un futuro dove il talento è un patrimonio da gestire seriamente”.
Un progetto che ci porta a conoscere appieno il vero lavoro dell’artigiano contemporaneo, capace di creare e realizzare un oggetto, dall’idea alla produzione senza scordare innovazione e cura del dettaglio.

E i nomi coinvolti ben spiegano questo approccio di ‘haute-artisanal’: Melampo, Bistrusso, Asciari Milan, Cesare Gatti, Haetts, Manfredi Manara, LA13, G.A.N., Ninali e Pomme de Claire.

 “Il progetto è nato dall’idea di raccontare la figura dell’artigiano contemporaneo da un altro punto di vista, più personale, entrando come da spettatore nel film della sua vita e del suo lavoro.,” ci dice Alessio de’Navasques. E cosa meglio di ‘una stanza tutta per sé’?

Siamo abituati alle molte iniziative organizzate da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’Navasques, con il loro A.I. Artisanal Intelligence ad AltaRoma ad esempio, alla loro attenzione ai giovani, così come a nomi storici della creatività e delo stile dal know how importante, pensando alla moda sempre come aspetto di un mondo culturale a 360 gradi, ma questa nuovissima incursione all’interno di una fiera milanese di moda così importante come il White e durante la MFW ci ha davvero colpito e entusiasmato.

More, please!

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