Due anni di attesa.
Due anni di verifica, di saggezza, di modestia e di pazienza.
Dal 2013, anno di nascita della sua linea uomo, Angelo Cruciani decide oggi di aprirsi al mondo, rischiando quel passo, quella mossa personale che è maturità di coscienza e di stile e quindi voglia di comunicare e comunicarsi, senza più filtri o tentennamenti.
Nasce così Yezael by Angelo Cruciani, brand e nome dal forte rimando spirituale, con il quale Angelo compie una sorta di battesimo – ingresso ufficiale nel sistema della moda internazionale.
Per la prima collezione primavera/estate 2016 di Yezael by Angelo Cruciani lo stilista si è concentrato sul tema dell’Alchimia, proponendosi per la prima volta al grande pubblico con un design carico di simbologia.
La collezione gioca su un concetto di geometria in cerca di evoluzione, mettendo in discussione regole e dettami rigidi del guardaroba maschile e femminile, riflettendo approfonditamente su motivazioni e ragioni che, nel corso dei secoli, hanno determinato lo stile di entrambe i mondi.
“Magicalchemy” diventa così un viaggio dentro il guardaroba di un uomo contrario a qualsiasi imposizione, suddito solamente della propria voglia di esprimersi: decorazioni maniacali, tessuti broccati e utilizzo esclusivo del bianco e nero raccontano così la svolta di Angelo Cruciani verso una consapevolezza che diventa dialogo globale, nell’ottica di pionierismo di stile che vuole letteralmente posizionarsi come avanguardia per un futuro di stile.
Nell’ottica di una attenzione appassionata alle esigenze di una clientela internazionale, la collezione Magicalchemy si divide, a sua volta, in due mini collezioni: Chemical Illusion e Golden Night.
La prima, Chemical Illusion, è caratterizzata da un design di rottura, modellato su un moderno dandy sempre pronto a giocare con la propria androginia, ignorando volontariamente le regole che vorrebbero costringerlo in uno o nell’altro modo di essere.
Una riflessione sociologica quella di Angelo Cruciani, che si riflette in un’espressività geometrica in rivoluzione, dove i pois creano confusione, le texture diventano irregolari e le applicazioni metalliche concorrono a ricreare un nuovo equilibrio estetico.
Così Malcolm McDowell di “Arancia Meccanica” si confonde con Charlie Chaplin, unendo il surrealismo anni ’20 al punk rock anni ’70 in un unicum inedito.
La seconda linea, Golden Night, racconta invece i fasti e il divertimento della notte, in una sorta di linguaggio onirico pensato per diventare desiderio di realtà.
La Fata Turchina, il Principe Azzurro, il genio della lampada, l’oro, le stelle e il blu infinito diventano ispirazione e motivo per un guardaroba da sera calato all’interno di una “favola realistica”, dove non esiste perfezione perché tutto è incredibilmente e gioiosamente imperfetto.
Colore dominante il blu in variazioni dal ghiaccio all’oltre-mare, spazi infiniti dove si lanciano in volo delicate farfalle in oro intenso, gioielli di alta maestria orafa.
Fili trasparenti intrecciati alla preziosità delle sete creano giochi di luci da “Mille e una notte”, raccontando favole che non passano mai di moda.
Così Angelo Cruciani stilla la sua presentazione al mondo della moda internazionale, proponendo uno stile per outsider folli e inguaribili romantici, creature imperfette in un mondo imperfetto, eppure eternamente desiderabile.
Foto di Manuel Scrima