YOU Footwear: fra i finalisti dell’ultimo ‘Who’s on next?’ uomo, ora l’intervista a Alon Siman Tov (e le foto realizzate in esclusiva a Pitti da male®)

Conoscevo Alon Siman Tov come docente dello Ied di Milano, dove entrambi insegniamo e dove spesso ci siamo incrociati. Sapevo che era un designer e che negli ultimi anni si era concentrato sul mondo calzaturiero, ma quando mi ha mostrato il suo progetto You Footwear, realizzato con il socio Max Bosio, ammetto che mi sono totalmente innamorato della sua creatività. Con molta felicità ho seguito l’avventura come finalista alla versione maschile di ‘Who’s on next?’, che si tiene a giugno a Firenze durante Pitti. Proprio in quella occasione il contributor fisso de lepilloledistefano male® ha realizzato alcuni scatti ad Alon e alle scarpe della collezione You Footwear p/e 2013, mentre io ho avuto modo di conoscere meglio il progetto, che ora raccontiamo proprio insieme al designer in questa chiacchierata fra me e lui.   

Enjoy!

Il designer Alon Siman Tov, fotografato da male®, in un momento rubato durante Pitti, lo scorso giugno

Alon, posso chiederti come hai iniziato e come sei arrivato a questa linea di scarpe?
Il mio percorso di studi è iniziato in Israele allo Shenkar College of Fashion and Textile. Poi sono arrivato in Italia per uno stage, ho iniziato da Enrico Coveri a Firenze all’inizio degli anni ‘90, poi sono passato sempre a Firenze da Roberto Cavalli, dove ho lanciato la prima collezione Uomo, da lì sono poi arrivato a Milano dove ho lavorato con Romeo Gigli, avvicinandomi al mondo degli accessori. Alcuni anni dopo ho accettato un passaggio dalle linee di lusso a quelle più mass market e sono diventato Direttore Creativo di tutte le scarpe e gli accessori di Levi’s. Attualmente ho un ufficio mio di progettazione a Milano dove lavoriamo su diversi progetti. YOUFOOTWEAR nasce da un idea di Max Bosio, il mio socio, prende forma dalla voglia di creare una nuova linea di scarpe maschili che abbini il meglio della mano artigianale Made in Italy, un design attuale e innovativo, uno sguardo internazionale e un look innovativo per la calzatura maschile. Max porta la sua esperienza di design ed io della Moda, un connubio di due teste, due punti di vista, due mondi che si arricchiscono uno dall’altro. Due vissuti diversi, ma con una comune voglia di arrivare ad una armonia nuova.

Se dovessi descrivere You Footwear?
Una linea di scarpe iconiche, molto comode, con pochi modelli, ma si allargherà per altri prodotti. You Footwear è un mondo, un modo di essere, un modo di vedere la moda oggi e come mescolare e abbinare la moda maschile di oggi, una fusione tra lo sport e il mondo urbano, una linea di scarpe che usa materiali naturali e di riciclo, con una sensibilità ambientale, ma senza essere propriamente eco. Per un uomo libero, giovane, ma non necessariamente giovanissimo, che cerca un prodotto forte, con una storia e personalità.

Perché il focus sulla sneaker? Come si può essere innovativi in questo settore?
Come ti accennavo prima, il punto di partenza è dato dalla voglia di sfidare il mondo della calzatura maschile “Made in Italy”, io disegno scarpe da anni e Max ama le scarpe. Abbiamo deciso di provare a creare una linea iconica, di concentrarci sui volumi e sulle forme, per lavorare sul “comfort”, ma avendo anche un design accattivante. La sneaker era la cosa più giusta per partire, ma volevamo contaminarla con una scarpa ibrida e urbana. You è il risultato. Si può innovare nel mondo maschile con una giusta dose di sensibilità, attenzione ai modi e ai costumi di un uomo contemporaneo, mantenere sempre l’occhio su quello che fai. La scarpa deve servire e deve essere funzionale, ma allo stesso tempo deve risultare innovativa.

Finalista a ‘Who’s on next? Uomo’. Mi dici che esperienza è stata? Cosa ti ha portato, in termini personali e lavorativi?
È stato un onore, una conferma che la strada che abbiamo scelto è giusta. La possibilità di avere il giusto palcoscenico per un progetto appena nato, sul quale abbiamo investito tanto. Diciamo che dal punto di vista della visibilità e dell’apprezzamento ci ha aiutato molto. Poi è stato divertente, abbiamo conosciuto tante persone meravigliose, di tutti i campi.  Da punto di vista strettamente lavorativo, naturalmente, abbiamo trovato diversi nuovi clienti da tutto il mondo.

Sei anche un docente. Mi racconti cosa significa per te l’esperienza dell’insegnamento?Sono un docente, ma anche Coordinatore dell’area Shoes & Accessories allo IED di Milano, ma lavoro anche in altri istituti, come a Shanghai, Amsterdam, Tel Aviv. È il confronto con i giovani, con una generazione diversa dalla mia, un scambio continuo di idee, concetti, culture e mondi. Io insegno ai ragazzi come approcciare la moda e cosa fare con la loro creatività, come indirizzarla a una finalità di un prodotto. Ma attraverso le materie che insegno e le informazioni che passo loro ricevo uno scambio fresco di opinioni e confronti. Amo molto l’insegnamento, lo trovo una evoluzione naturale dopo 20 anni di lavoro nella moda .

Progetti per il futuro?
Far crescere You Footwear, farlo conoscere come brand e allargare la collezione con altri accessori come borse, calze, cappelli e forse anche abbigliamento. E mi piacerebbe iniziare la nostra vendita on line.

Per saperne di più: http://www.youfootwear.com/

  1. Nicola Bedussi Rispondi

    QUEST’INTERVISTA è SEMPLICEMENTE FILOSOFIA DI VITA ,COMPLIMENTI STEFANO.

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