A new must have: FEB31st!

Un’idea originale, immediata, ma forte: rileggere il legno, materiale antico e contemporaneo, nobile e semplice al tempo stesso, elegante e naturale, rivederlo attraverso la lente del design. E l’ideatore del progetto FEB31st è Valerio Cometti,  designer e creative director del marchio, che ha unito gli aspetti appunto più naturali del legno con l’energia del colore, per una collezione di occhiali in cui legno della più alta qualità, rigorosamente certificato FSC, è trasformato in montature confortevoli e leggere, appena 21 grammi di peso, con un grande studio dei dettagli, compresa una innovativa modalità di inserimento delle lenti graduate. Insomma, mi sono innamorato di questi accessori bellissimi e all’avanguardia, per cui ho deciso di saperne di più chiacchierando proprio con Valerio.

Eccovi cosa mi ha raccontato!

Come è nato il progetto FEB31st?
Il progetto FEB31st nasce dal coraggio di tre giovani imprenditori, ammirevoli per slancio e costanza nel portare avanti il loro sogno. Assieme ai miei collaboratori, ho avuto la fortuna, nonché la responsabilità, di plasmare il progetto FEB31st in tutti gli aspetti creativi: dal nome al logo, dal mood al sito Internet, dalle brochure agli stand fieristici, senza ovviamente dimenticare le collezioni. Quest’azione di ampio respiro ha sicuramente permesso di iniettare molta coerenza nel progetto. Il fertile dialogo con i responsabili dell’ingegnerizzazione, inoltre, ha permesso di realizzare degli occhiali dalla grande personalità, ma soprattutto caratterizzati da ergonomia e vestibilità di altissimo livello.

Perché occhiali in legno? Quali le caratteristiche positive di questo materiale? Che cosa vi ha affascinato nell’utilizzo del legno per accessori di questo tipo?
Il legno è un materiale meraviglioso: capolavoro di ingegneria e raffinato prodotto naturale. Le caratteristiche positive sono la grande leggerezza, la favorevole lavorabilità, ma soprattutto il feeling tattile, così appagante e delicato. Inoltre, è molto stimolante, per un designer amante della progettazione, cimentarsi con un materiale antico come l’uomo e portarlo verso nuovi limiti di manifattura e gusto.

Quali i punti di forza di questo tipo di occhiale?
Per nostra fortuna, i punti di forza sono svariati: l’estrema leggerezza, la grande riconoscibilità data dall’unione di forme personali e colori, l’ottima vestibilità. Volendo approfondire l’analisi, non bisogna dimenticare anche la raffinata meccanica che permette di “aprire” la montatura per inserire le lenti: autentica primizia nel mondo del legno. 

Quale l’acquirente ideale di questo tipo di accessorio?
Le collezioni FEB31st nascono volutamente molto eclettiche: l’obiettivo è di avvicinare all’occhiale in legno un pubblico trasversale e variegato. Sicuramente si tratta di utenti raffinati, che sanno fermarsi ad analizzare e apprezzare la ricchezza di un prodotto, senza essere superficialmente alla caccia del “brand”.  

Mi racconti la limited edition appena proposta?
Sono un grande estimatore della Zucchi Collection of Antique Block (blocchi da stampa): si tratta di un autentico viaggio nel tempo, attraverso il gusto, le mode e le abitudini che si sono susseguite in 150 anni. Omaggiare la Zucchi Collection of Antique Block  attraverso gli occhiali FEB31st, mi era parso un modo adeguato di celebrare tanta ricchezza. Mi è anche piaciuto il contrasto fra la modernità della tecnologia laser, impiegata per riportare i celebri pattern Zucchi sugli occhiali, in contrasto con la manualità che caratterizza il processo di stampa della stoffa. Ultimo elemento di coerenza, è dato dal legno: tanto Zucchi Collection of Antique Block, quanto FEB31st rendono il legno protagonista di una manifattura unica. 

Una domanda più personale. Come sei arrivato al design di occhiali, da dove arrivano le tue ispirazioni, cosa ti entusiasma di questo lavoro?
La mia attività di designer lambisce gli ambiti più disparati, dall’elettronica di consumo all’arredo, dall’illuminazione al mondo del caffè, dall’architettura alla moda: la varietà è uno degli elementi di attrattiva della mia professione. L’eyewear è un tema irresistibile perché è al confine fra product design e fashion design. La mia ispirazione spesso deriva dalla varietà alla quale facevo riferimento poc’anzi: essere coinvolto in progetti così diversi fra loro, mi costringe a essere un ottimo osservatore, costantemente impegnato ad analizzare gusti, trend, materiali, abitudini di acquisto e via dicendo.

Possibili sviluppi per il futuro?
Il progetto FEB31st è stato accolto con tale entusiasmo, che ti posso assicurare che in pipeline abbiamo parecchie idee, estremamente concrete: alcune sono di imminente lancio, altre sono in sviluppo. Purtroppo di più non posso dirti: perché rovinare la sorpresa?

Dall’alto un groupage di modelli da sole e da vista, dove è evidente la sequenza di strati lignei colorati e naturali; poi il modello da sole Alcyone ; il modello Sirio; un FEB31st unisex da vista e, infine, un ritratto di Valerio Cometti.

  1. micheluzzo Rispondi

    …e senza averli per le mani, sono già sedotto!!!
    non mi resta che palesare il desiderio: LI VOGLIO!!!