I cappelli (e non solo) di Alessandro Mengozzi

Alessandro Mengozzi è romagnolo come me, è infatti nato a Forlì nel 1986, da sempre affascinato dal mondo artistico ha frequenta l’istituto d’arte G. Ballardini di Faenza, cittadina in provincia di Ravenna che dista pochissimo da dove abito, ma il caso ha voluto che ci incrociassimo più volte a Milano senza conoscerci e alla fine di iniziare a chiacchierare su Facebook, scoprendo di avere anche amici comuni. I suoi cappelli indossati da Sean O’Pry mi avevano colpito dalla copertina e da un servizio su Client Magazine e così ho voluto saperne di più, scoprendo che dopo un corso di fashion design tenuto dallo stilista Germano Zama, gli studi all’Istituto Marangoni di Milano, ha iniziato a lavorare come designer freelance. Il giovane stilista però esprime la sua vera arte con le collezioni di copricapo ornamentali che portano il suo nome e ha inoltre fondato il marchio IAM, con cui mostra al pubblico il suo lato streetwear. Alessandro si è rivelato un personaggio curioso e pieno di idee, non ho potuto non intervistarlo per voi!

Foto Saverio Cardia Styling Simona Carippo

Come hai iniziato e perché ti sei dedicato ai cappelli?
Tutto ebbe inizio per caso, per esigenza di espressione durante un giorno di noia. Volevo creare opere d’arte sfruttabili per il fashion sistem, da qui senza progettare o disegnare nulla, ho creato il mio primo copricapo. Il cappello è l’estensione di noi stessi, è personalità, è quel tocco in più che completa un look. Inoltre sono un vero feticista del cappello, è un accessorio per me indispensabile, non esco mai senza!

Foto Livio Bez Styling Lucio Colapietro per ‘Fiercive’

La creazione a cui sei più affezionato?
La creazione a cui sono più affezionato è sempre la prossima, quella che la mia testa deve ancora immaginare. Sono sempre proiettato verso il futuro, pronto a nuove sfide, nuove strutture e nuovi progetti; ogni creazione esprime una parte di me diversa rispetto alle precedenti. Sono in continua evoluzione.

Foto di Michele Ercolani Styling Simona Sanfedele

Qual è il tuo pubblico?
Domanda difficile, il mio pubblico è molto vasto, seppur il mio stile sia ben definito e il mio prodotto di nicchia. Mi rivolgo agli amanti della moda, dell’arte e della stravaganza. Definirei il mio pubblico non convenzionale, che sa osare e adora le sfide, proprio come me.

Lars Burmeister fotografato da Saverio Cardia Styling Simona Carippo

Da dove arrivano le ispirazioni per il tuo lavoro?
Le ispirazioni derivano dalla natura, dalla strada, da ciò che tocco e sperimento. Il mio stato d’animo fa la differenza, inconsciamente esprimo tutto me stesso e ciò che provo in ogni singolo copricapo. Colgo il lato oscuro di ciò che mi circonda e lo trasformo. Il mondo mi ispira e la vita mi da l’input per trasgredire.

Due immagini promozionali della linea I AM di Alessandro Mengozzi

Cosa hai in cantiere per il lavoro?
Continua il mio lavoro da freelance e la mia linea di abbigliamento I AM. Nuovi progetti e nuove collaborazioni con designer, come il mio amico GIACOMORELLI. In piu anche altri editoriali, shooting ed eventi con i miei copricapo, la cui produzione è in continuo sviluppo.

Dove ti possiamo trovare?
Online, sul mio sito internet: www.alessandromengozzi.com

Nella prossima pagina altre immagini con i lavori di Alessandro Mengozzi

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  1. Fra Rispondi

    Adoro Alessandro Mengozzi, i suoi cappelli sono per me fonte infinita di ispirazione.

    “Colgo il lato oscuro di ciò che mi circonda e lo trasformo”
    Fantastic Man!

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