Lorenzo Busato: For the love of God

 

Lorenzo Busato è uno studente dello Iuav, in procinto di laurearsi.
Ho avuto modo di vedere un suo portfolio online, rimanendo molto impressionato dalla maturità delle sue scelte e delle sue idee, la complessità degli input ispirativi, la studio delle forme, davvero interessante per uno studente. Ho deciso di pubblicare alcuni scatti della collezione maschile che avevo scovato sul web e di lasciare a lui modo di raccontarsi. Ecco cosa Lorenzo dice di sé.
“È sempre un po’ complicato descriversi!
Innanzitutto mi sono iscritto all’università un po’ per caso un po’ per sfida, partendo già con l’idea che non sarei riuscito a passare la selezione a numero chiuso, rendendomi conto poi che invece era proprio quello che volevo. Ho sempre avuto interesse per la grafica e la comunicazione, e specialmente per l’utilizzo dell’abbigliamento come tramite per trasmettere le proprie idee e sensazioni. Questa è la seconda collezione uomo che realizzo, trovo molto più affascinante lavorare per una concezione maschile di moda, ogni volta cerco di dare il meglio per stupire e spaventare l’osservatore.
Sono un fanatico del cinema, (“Matrix”, “25th Hour”, “Fight Club”, “A Clockwork Orange”, “The Snatch”, “There Will Be Blood”), guardo qualsiasi genere di film anche se preferisco i thriller.
Adoro le pellicole di Kubrick, Spielberg, Zemeckis, De Palma, Ritche. Mi piace l’arte, in particolare quella contemporanea e amo le opere di Maurizio Cattelan, Laura Keeble, Jacob Dahlgren, Jeff Koons e Damien Hirst. Il mio fashion designer preferito è Hedi Slimane, il mio gusto si avvicina a lui nello stile, le forme e specialmente il colore. Mi piacciono inoltre Gareth Pugh, Thierry Mugler, Martin Margiela e Alexander McQueen.
Le idee migliori le ho all’ultimo momento, pensieri assurdi che mi fanno portare a termine qualunque progetto. Vivo con la consapevolezza che la vita è una sola, cercando ogni giorno di trarre più insegnamenti possibili dalle esperienze che faccio. Mi sto appassionando sempre di più alla fotografia, ogni tanto infatti aggiorno il mio account flickr, ho un sacco di materiale da sistemare, ma il tempo è molto poco!
Per quanto riguarda la collezione: è stata realizzata seguendo una personale ricerca di materiali "alternativi", che mi trasmettessero l’idea concettuale che avevo per la creazione del capo. Forme, volumi e, in particolare, le location dei set fotografici, richiamano le opere e i concetti di Hirst, tutti scelti quasi maniacalmente per raggiungere l’esatta sensazione che avevo. Ho utilizzato delle tovaglie da giardino in pvc, una con i motivi a pois stampati, mentre gli altri tessuti li ho ricreati disegnando la grafica in vettoriale e successivamente stampando: con la pellicola transfer lo zebrato e la Virgin Mother, in una stamperia la tela di canvas con le farfalle. Pure le maschere sono fatte a mano, in cartoncino, tramite una serie di pieghe ho elaborato una texture di origami. Gli altri materiali sono lurex, pelle, cotoni rinforzati.”
 

Decisamente qualcuno da tenere d’occhio!