New Italian talents: Marcello Signore, il giovane scrittore (in libreria ora con “Padre a tempo indeterminato”) intervistato da me e fotografato da Michele Ercolani

Come spesso mi accade con i personaggi interessanti che vi propongo, anche quello di cui vi parlo oggi l’ho conosciuto su Facebook. Ho iniziato a leggere i suoi status sempre divertenti, arguti, a volte pungenti e ho cominciato a seguirlo. Il passo dal seguire ad iniziare a chiacchierare è per me brevissimo e infatti abbiamo iniziato a scambiarci opinioni e a conoscerci. Ho scoperto così che Marcello Signore è stato presentatore di “Occupy DeeJay”, ha molti video su Youtube, che sono anche visti da un bel numero di fan, e ogni cosa che scrive sui social network scatena commenti e repliche. Ma, soprattutto, sono venuto a conoscenza che stava per pubblicare un libro. “Stava” perché nel frattempo quest’opera è diventata realtà. Ho, ovviamente, colto la palla al balzo, chiedendogli se avesse voglia di posare davanti all’obiettivo di un fotografo per uno shoot con il mio styling e di farsi intervistare. Con mio grande piacere, e trovando tempo in un frenetico tour di presentazione nelle librerie italiane di “Padre a tempo indeterminato”, così il titolo della sua prima produzione letteraria, Marcello ha accettato. Ci siamo trovati così insieme su un set, dove ho constatato che la somiglianza con l’attore James Franco, che alcuni fan hanno sottolineato più volte su Facebook, è vera e che Marcello è un intrattenitore nato! Molte le risate nel backstage del servizio fotografico e divertenti gli scatti realizzati dal bravissimo Michele Ercolani. Condivido quindi con voi questo editoriale con protagonista Marcello Signore e l’intervista che abbiamo fatto, sperando di farvi conoscere meglio quello che, secondo me, sarà uno dei media influencer del futuro.

Fotografo: Michele Ercolani
Stylist: Stefano Guerrini
Stylist Assistants: Piermattia Aiello, Giacomo Tagliati, Martina Frascari
Hair&Makeup: Melissa Marcello

Model: Marcello Signore

Cappotto / coat Alessandro Dell’Acqua, maglione / sweater C’N’C Costume National

Come ti sei avvicinato alla scrittura e quando hai capito che volevi scrivere un libro?
Sembra il solito clichè degli rvm di Maria De Filippi, ma davvero: scrivere è qualcosa che ho sempre fatto fin da bambino. Non volevo “la pace nel mondo”, io volevo scrivere. Il libro è arrivato in un momento in cui mi sentivo pronto per un impegno più “serio”. Scrivere un romanzo richiede tanta pazienza e disciplina, due cose che non ho mai avuto, neanche da bambino.

Ci racconti questo primo libro? Quale la storia e perché hai scelto di raccontare qualcosa di apparentemente lontano dalla tua realtà?
Ho scelto di raccontare la storia di un ragazzo molto giovane, in carriera, bello e dannato, che all’improvviso scopre di avere una figlia. Sembra molto lontana dalla realtà, e non vuole essere un documentario, ma non è neanche fantascienza. Tutto è tenuto insieme da una certa somiglianza con la vita di tutti giorni. Il principio penso sia comune un po’ a tutti: “E se un giorno ti svegli e scopri che tutti i piani che avevi fatto vengono mandati all’aria da qualcosa di inaspettato?”. Più vicino alla realtà di così…

Montgomery / Montgomery A Deep, camicia / shirt Dirk Bikkermbergs

Da dove arrivano gli input per la scrittura, per le tue storie?
Dappertutto. So che suonerà come qualcosa per cui esistono sicuramente dei farmaci da prendere, ma mentre cammino, mentre sono in giro, mentre osservo gli altri, immagino le loro storie, cosa farebbero, che cosa li ha fatti diventare così. Nella mia narrativa, ad esempio, vince il più forte: c’è sempre uno che riesce a farsi più spazio degli altri nella mia testa, ad arrivare primo fra tanti, come gli spermatozoi. È quello che diventa un personaggio da romanzo. Gli altri…o restano nella mia testa (non si butta via niente!), o prendono altre forme: un racconto, un post, un video.

Ho l’impressione che chi scrive ha dei momenti specifici, dei tempi suoi. Quali sono le ore della giornata in cui ti dedichi alla scrittura? Quanto e come scrivi?
Non credo molto in quelle cose: “Oh mio Dio mi manca l’ispirazione”. Io mi siedo al tavolo e scrivo. Certo, ho le mie regole. Devo essere sempre da solo (non importa se in una stanza, in un bar, in una casa), devo andare avanti senza guardare l’orologio e con tutti i social rigorosamente spenti.

Quali sono i tuoi modelli di riferimento? I tuoi idoli in campo letterario e chi leggi?
Amo moltissimo i narratori americani contemporanei come Bret Easton Ellis e Chuck Palahniuk. Mi piace pensare che ogni mia pagina si avvicini un pochino di più alla loro bravura nel raccontare un universo tutto particolare. E poi amo Paolo Giordano. Letterariamente, e non.

Giacca / jacket C’N’C Costume National, camicia / shirt Frankie Morello, pantaloni / trousers Dondup

Non sei solo scrittore, ma ti occupi di comunicazione a più ampio spettro. Come interagisce la scrittura con gli altri tuoi impegni lavorativi?
Devo ammettere che essere un uomo di comunicazione mi è servito tantissimo. Il libro è un “prodotto” in cui, per forza di cose, credevo moltissimo e riuscire a coniugare questa mia anima del marketing con quella dello scrittore è stato un esperimento divertente. Mi ha anche aiutato molto a vedere le cose sotto una prospettiva diversa: essere il cliente di se stessi non è facile.

Delle tante cose che fai, qual è quella che senti più tua?
Scrivere. Non importa cosa, non importa se sia un post per il Facebook di un’azienda o le prime dieci pagine di un nuovo lavoro. Scrivere.

Stai facendo un tour per l’Italia per presentare il libro. Quali storie ti hanno colpito in particolare? C’è qualcuno che ti è rimasto impresso fra questi incontri? E, secondo te, dopo aver tastato il polso della situazione in merito a librerie e lettori, gli italiani leggono?
Gli italiani leggono, basta dargli una buona ragione per farlo. Andare in giro per le librerie d’Italia è stata un’esperienza unica. Soprattutto incontrare i “marcellers” (così li chiamo io) è stato potete come una granata nel cervello. Mi ricordo di Chiara la mia “prima” lettrice ufficiale, un’infermiera venuta apposta fin dalla Svizzera solo per salutarmi. Ha letto il libro in tre ore nel viaggio di ritorno in treno. E poi Francesca, una ragazza di Napoli molto timida che mi ha scritto “tu sei lo zio simpatico che guardavo quando mi sentivo giù di morale” e che aveva scelto la presentazione del mio libro a Napoli per uscire una prima volta di casa dopo un periodo difficile. I fidanzati Maurizio+Luca, studente e barista, che hanno preso un libro in due. Mariano, che è venuto a ben due presentazioni di fila (bisogna ammirare la costanza). Il professore tedesco che è “vicino di casa” dei miei zii in Germania. E tantissimi altri. Mi hanno tutti commosso perché di solito un’accoglienza del genere si riserva ad una rock star, non ad uno scrittore.

Visto che questo è un blog che si occupa soprattutto di moda, posso chiederti la tua personale definizione di eleganza? Come definiresti, invece, il tuo stile? Cosa non può mancare nel tuo guardaroba?
L’eleganza è uno strano mix fra il sentirsi a proprio agio con quello che si indossa e scegliere degli abiti che rispecchino la propria personalità, in ogni occasione. Il segreto è sentirsi bene con quello che si ha addosso, chi ti guarda se ne accorge subito e ogni “outfit” sembra fatto apposta per te, se credi in lui. Il mio stile è forse un po’ “country”, come me. Nel mio armadio ci sono un sacco di camice a quadri, tantissime polo e pantaloni blu, non ho mai niente di sexy da mettermi, e le T-shirt dei supereroi sono nascoste nell’ultimo cassetto perché mi vergogno.

Giaccone in suede, con cappuccio bordato di pelliccia / suede jacket with fur hood Bally

Ti sei prestato, e io ti ringrazio molto, come modello su un mio set. Ci racconti che esperienza è stata? Come ti sei sentito a posare?
Mi ha fatto impazzire. La verità è che, non ditelo a nessuno, farmi cambiare, farmi truccare, farmi mettere insieme come un piccolo Transformer, mi piace da matti…quando lo rifacciamo?

Sogni nel cassetto? Progetti in via di preparazione? Cosa ci dobbiamo aspettare da una personalità così poliedrica a breve?
Questa prima metà dell’anno per me è stata piena di cambiamenti e di eventi straordinari. Diciamo che la seconda non sarà da meno. Cosa dovete aspettarvi? Di tutto, come sempre. Sogno nel cassetto? Andare a consegnare i giornali porta a porta nel New England. Più poliedrico di così.

Per conoscere meglio Marcello: http://www.facebook.com/marcello.signore

Per saperne di più del suo primo libro: ibro:http://www.lafeltrinelli.it/products/9788896742983/Padre_a_tempo_indeterminato/Marcello_Signore.html

  1. Simona Rispondi

    Molto interessante, lui divertente, simpatico…e mooooolto carino!!!!