Patrizia Anedda

 

Inaugura il 20 marzo la nuova mostra di un’artista che io non conoscevo, devo ringraziare Andrea (http://metabox.wordpress.com/2009/03/14/lestetica-del-quotidiano/) per avermene parlato e ve la propongo. Immediato per me l’aggancio con Warhol e gli altri maestri della pop art, per cui potrei forse non amarla? Il suo lavoro in realtà guarda più ad un mondo artistico europeo, personaggi come Schifano o altri, che hanno rivisto gli stilemi della pop art in una dimensione più poetica, meno esasperata. Le opere di Patrizia Anedda partono da una sorta di recupero, frammenti di scritte, biglietti, ritagli e carte da imballaggio, tutto può diventare parte del suo lavoro. E i suoi quadri diventano espressione di un nostro quotidiano sospeso nel tempo, che sembra quasi perduto e che Patrizia sembra voler recuperare, suggerendoci nuovi ritmi forse, nuove prospettive nel considerare ciò che ci circonda. Mi piacciono molto queste opere e le potrete ammirare anche voi, dal 20 marzo al 20 maggio (insieme ai lavori di Lucia Arena) nello spazio espositivo di INA Assitalia in via dei Pignattari, 3 a Bologna. 

 

 

 

  1. Ergoniom Rispondi

    insomma accostamento con la pop art  mi pareeccessivo, non mi dice nulla, mi sembrano lavorida retaggi post -affisioni di manifesti studenteschi-universitari tipici – bolognesi- niente di nuovo e de che …