Personaggi emergenti: Simone Rainer (intervistato da me e con foto realizzate in esclusiva per il blog da Aaron Olzer)

Incontrato più volte grazie ad un amico comune, è capitato un giorno che Simone mi raccontasse che stava progettando una sua linea, una collezione di borse che poi in poco tempo è diventata realtà. Io ho seguito con curiosità il percorso che Simone ha fatto, breve visto che ha presentato -se non erro- la seconda stagione proprio pochi giorni fa, ma che nasconde anni di lavoro nella moda con collaborazioni anche importanti. Ho coinvolto Simone Rainer in questo mia voglia di raccontare attraverso il blog nuovi volti emergenti, ma ‘costringendoli’ in maniera simpatica e leggera a fingersi modelli per un giorno. Questo piccolo shooting fotografico, come quello con protagonista l’attore Fabio Tameni scattato da Aaron Olzer, che ormai avete imparato a conoscere, è in realtà una scusa per rendervi più familiare il lavoro di Simone e infatti le due borse con cui è stato fotografato sono le sue e nella seconda pagina del post vedete anche altri modelli. Enjoy!  

 

Photo: Aaron Olzer
Styling: Stefano Guerrini
Styling assistant: Gianluca Barolo
Hair and Make Up: Selene Pisu

Model: Simone Rainer

Giacca e camicia / jacket and shirt Mauro Grifoni, pantaloni / trousers Royal Hem, ciondolo / necklace Simone Rainer

 

Mi racconti come sei arrivato alla moda? Che percorso hai alle spalle? E perché hai deciso di dedicarti agli accessori?
Diciamo che il mio punto di partenza è stata mia nonna sarta, passavo interi pomeriggi con lei a sistemare fili e ordinare per colore i bottoni. Dopo un liceo scientifico, con nella testa grandi immaginari glamour, da Gianni Versace alle passerelle di Galliano, ho deciso quindi di provare a intraprendere un percorso nella moda, vista anche la mia passione per il disegno. Terminato a Milano un corso di due anni di modelleria e cucito per abbigliamento, mi sono trovato davanti ad una prima esperienza di lavoro nel mondo della pelletteria per il gruppo LVMH. Non potevo non accettare e da lì non ho più abbandonato il mondo della pelle e fatto marcia indietro. Ho scoperto il piacere della progettazione che sta dietro a oggetti come le borse e la possibilità, rispetto agli abiti, di avere un approccio più design per concepire un oggetto che, tridimensionale, non diventa altro che uno spazio da far vivere.
Mi racconti il lavoro per la tua linea di borse? Mi ha colpito il tuo approccio alla progettazione, mi sembra di capire che ci sia uno studio preciso, non solo di materiali e forme, ma anche della funzionalità e un modo di considerare l’accessorio quasi intellettuale.
Il mio progetto nasce in realtà da una sola borsa, la pochette a triangolo nigredo #1, dedicando 3 pezzi all’isola di Stromboli per un progetto di FiorucciArtTrust. Con il primo triangolo in mano ho sentito quanto questo potesse diventare un oggetto magnetico e desiderabile, quindi l’ho progettata nuovamente applicando questa proporzione matematica chiamata sezione aurea e a questo coefficiente numerico irrazionale che si nasconde in molte opere architettoniche o artistiche, dalla facciata del Partenone, all’Uomo Vitruviano, e da dove anche la chirurgia estetica prendo metro di misura. Questa proporzione numerica poi è riscontrabile anche in natura per certi sviluppi di conchiglie o strutture basate sui frattali e questo fa si che l’occhio umano riconosca inconsciamente un innata bellezza e armonia di oggetti disegnati con precise geometrie. Le mie borse quindi, possiamo dire, diventano degli oggetti perfetti, e dove c’è profumo di perfezione non può mancare l’oro, dato che di sezione aurea si parla! Da qui tutto un ragionamento sui materiali e sui loro significati alchemici. Per il resto non c’è bisogno quindi di impazzire alla ricerca di forme o funzioni particolari, la semplicità è sempre una buona risposta e credo che sia quella che offro nella mia collezione.

Giacca / jacket e pantaloni / trousers Royal Hem, maglione / sweater Avant Toi, borsa e ciondolo / bag and necklace Simone Rainer

Da dove arrivano le ispirazioni per gli accessori?
Le ispirazioni arrivano da ovunque, l’importante è poi smistarle, selezionarle, prendere un po’ di ognuna e fonderle in un pensiero che poi diventa oggetto. Amo guardare la gente per strada e cercare di capire che cosa questa cerca in un contenitore che diventa un compagno di viaggio, spesso tutti i giorni. Amo farmi affascinare dall’arte contemporanea che porta con sé colori e forme, riflesso dei tempi che ci circondano. Amo rovistare nel passato e ridare nuova vita a cose e pensieri forse dimenticati, ma che hanno tanta  forza per essere attuali.
Chi ti piace nel mondo della moda? Chi sono i tuoi punti di riferimento e le tue icone?
Non posso fare a meno dell’apprezzare il rigore di Gareth Pugh, la freschezza di Jil Sander e la capacità di sdrammatizzare di Marc Jacobs, ma poi la moda è una ruota e a sorpresa spesso uno si trova ad apprezzare punti di vista anche del lavoro di chi magari prima non era nei suoi pensieri. Le icone di stile? Donne diverse, forti, ma che sanno mantenere nel frattempo la loro femminilità. Non serve cercarle nei grandi annali per quanto sia facile trovarle, spesso sono persone che fanno parte della mia vita e che mi affascinano per il loro modo di essere e di maneggiare gli oggetti. Ammetto di avere un feticismo per le mani, ma non potrebbe essere altrimenti.
Le borse sono prettamente al femminile, anche se in queste foto ti sei gentilmente prestato a indossarle tu. Ma che differenza c’è nell’avvicinarsi alla progettazione di accessori per lei rispetto a quelli per lui?
La mia collezione vuole essere al femminile, per quanto, per ritornare al discorso delle funzionalità spesso il mondo di lui e di lei si incrociano. Spesso sta tutto nell’atteggiamento o nel dettaglio di un oggetto, ma anche nei modi di fare di chi l’oggetto lo possiede e lo indossa. È un po’ come un cardigan: a vederlo potrebbe essere per tutti, se si guarda bene il modo di abbottonarlo ci dice se è di un uomo o di una donna. Anticipo comunque che a breve ci sarà qualche cosa anche prettamente per uomo, dovrò farlo innamorare di un mondo, che però gli appartiene.

Cardigan/ sweater Avant Toi, camicia / shirt Mauro Grifoni, pantaloni / trousers Royal Hem, borsa / bag Simone Rainer

A cosa è legata la ricerca in questo settore?
La ricerca in questo settore è sicuramente legata prima di tutto, e per quanto mi riguarda, in maniera molto forte al mondo delle materie prime e delle soluzioni tecniche nuove. Oltre a questo sono le nuove necessità quotidiane che ci impongono di rispondere con certi tipi di proposte.
Ti sei prestato a questo piccolo shooting. Come ti sei sentito nei panni del modello?
Inizierei quasi con un sorriso questa risposta, magari per vincere la timidezza. Mi sono divertito molto, anche se non mi sento così spigliato nel rapporto con la macchina fotografica, improvvisamente sono stato vittima, ma compiacente, di un cambio di ruolo. Per il resto, dai Stefano non sono neanche proprio da buttare, credo di difendermi abbastanza bene! (Lo dice scoppiando a ridere, ndr!).
Che progetti hai ora? Cosa ci dobbiamo aspettare dalle borse Simone Rainer?
Proprio in questi giorni sono alle prese con il lancio della mia collezione invernale, che sarà accompagnato da un video e una colonna sonora fatta ad hoc per il progetto. Le borse continueranno a svilupparsi con logiche numeriche e spero che possano diventare a breve logiche esponenziali, cercherò di sorprendere ancora con materiali curiosi chiusi in rigorosi volumi. Vorrei che Simone Rainer possa diventare sinonimo di oggetti sorprendenti, che possano emozionare e far innamorare, ma che soprattutto possa crearsi un universo Simone Rainer, che possa ruotare attorno a questa ricerca di una “perfezione” tutta umana e a suo modo accomodante e funzionale, con progetti al di là delle semplici borse e collaborazioni con persone che stimo e di cui apprezzo il lavoro. La sfida è lunga o forse infinita, ma anche questo è dovuto all’irrazionale coefficiente numerico di sezione aurea che ho scelto come punto di partenza.

Cardigan con cappuccio e pantaloni / / hooded sweater and trousers  Mauro Grifoni, T-shirt / T-shirt Pagano, borsa / bag Simone Rainer

Nella seconda parte del post altre borse di Simone.

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  1. kaarl Rispondi

    info e costi e punti vendita dove trovare queste borse fantastiche? io vorrei la rubedo#3

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