Quando agli Oscar non capiscono una cicca

Cillian Murphy è assolutamente perfetto nel ruolo di Patrick Brady, detto Gattina. Ed infatti è stato candidato per “Breakfast on Pluto”, pellicola girata da Neil Jordan, lo stesso de “La moglie del soldato” e di “Intervista con il vampiro”, ai Golden Globe di quest’anno, ma snobbato agli Oscar, divenuti tradizionalisti e noiosissimi. Il film racconta delle peripezie di Patrick, nato dalla relazione clandestina tra un prete cattolico e la sua governante, che assomiglia all?attrice Mitzi Gaynor. Affidato alla tabaccaia del paese, il ragazzo rivela presto la sua omosessualità, un animo sensibile, gesti appariscenti, uno stile sopra le righe, in un’Irlanda degli anni ’70, occupata dagli inglesi e rivendicata dall’IRA, dove Patrick trova in alcuni coetanei la sua vera famiglia. In seguito alla morte violenta di un amico Down, Patrick parte alla volta di Londra per conoscere sua madre. Ne capiteranno di tutti i colori e anche i momenti più terrificanti saranno sempre stemperati da un animo leggero, delicato, positivo. Alla fine del viaggio Gattina troverà un padre, una famiglia un può fuori dal comune e una precisa quanto stravagante identità. Murphy è credibile, ironico, mai ecessivo, adattissimo nel fisico, nel volto, nella gestualità, per questa storia che è trasgressiva solo sulla carta, ma risulta toccante e intensa, nonostante i momenti di pura fantasia-vedi i due simpatici pettirossi che ogni tanto compaiono a fungere da sorta di esterno io narrante. L’idea di una colazione su Plutone risulta così allettante. Consigliatissimo!