Sebastiano Filocamo su lepilloledistefano. Le foto realizzate da Efrem Raimondi, in anteprima per questa mia intervista al protagonista di "Tutti i rumori del mare".

Sebastiano Filocamo photographed by Efrem Raimondi
All rights reserved © Efrem Raimondi

Veniamo alla pellicola in uscita. Che storia è e tu che ruolo interpreti? Cosa ti ha insegnato questo personaggio? Cosa ti ha lasciato? Perché pensi che questa opera sia importante?
“Tutti i rumori del mare” è la storia di un uomo che per non lasciarsi trasportare dai dolori della vita decide di non avere una sua identità. Fa il suo lavoro convinto di non farsi intaccare dalle emozioni e dai ricordi. Deve trasportare dall’Ungheria all’Italia una ragazza per un’organizzazione mafiosa. Ma durante il viaggio succede qualcosa per cui è costretto suo malgrado a farsi azzannare dai morsi delle emozioni e dalla vita che prende il sopravvento. Un “noir introspettivo” pieno di lievi movimenti dell’animo umano che porta un finale positivo. Un’opera prima di Federico Brugia. È un film sospeso, poetico con lunghi silenzi, macchie d’inchiostro che raccontano uno stato d’animo, letti disfatti, sigarette accese sempre. Un film con un sapore europeo, dove il dramma non è gestito dalla storia, ma da quello che accade dentro i personaggi. L’interpretazione degli attori è la ricchezza del film. È un’opera prima sorprendente, che porta con sé i pregi e qualche difetto insito nell’essere un primo lungometraggio. Ricco di passione cerca di sovvertire certe regole moribonde del mercato cinematografico. Luca Lucini con il suo team ci ha aiutato oltre che nella produzione anche a distribuirlo e sarà nelle sale il prossimo 24 agosto. Malika Ayane, insieme ad altri prestigiosi musicisti, ci regalano una colonna sonora decisamente straordinaria. Io sono il protagonista e ne sono fiero e orgoglioso. Consiglio: ponetevi davanti al film come quando siete su una spiaggia al tramonto, soli con il rumore delle onde e fatevi trasportare come un dialogo interiore. È stato un lavoro molto difficile interpretare X (è il nome del mio personaggio) per una serie di caratteristiche molto lontane da me. È un film con pochi dialoghi. La difficoltà è stata esprimere tutto quello che mi avveniva dentro attraverso pochi gesti, poche parole. Federico mi ha chiesto quasi un immobilismo e da lì sono partito. Lavorare in produzioni indipendenti a basso budget ha tanti meriti, ma anche qualche difficoltà spesso è necessario far presente anche le minime esigenze che nelle produzioni ufficiali vengono date per scontate. Lavorare con Federico all’inizio non è stato facile. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di essere stato diretto da grandi registi in grandi e piccoli ruoli e il suo metodo era diverso. Non aveva una grande esperienza con gli attori e abbiamo dovuto creare un codice insieme e vista la stima l’uno per l’altro alla fine ho trovato la chiave di comunicazione. Starà poi al pubblico dire, dopo averlo visto, se ci siamo riusciti. Il film esce per ora a Firenze, Torino, Genova, Roma, Padova, Milano. Andateci e mandate i vostri amici, parenti, conoscenti e amanti…dal 24 Agosto…meglio ripeterlo!

In queste foto sei fotografato da Efrem Raimondi, un fotografo importante, noto per i ritratti a molti personaggi famosi. Come ti sei trovato a lavorare con lui?
Efrem Raimondi è uno dei più importanti fotografi italiani. Conoscevo il suo lavoro. Poi un giorno in cui avevo visto su Facebook delle foto di presunti professionisti che mortificavano l’arte fotografica e avevo letto nel suo blog un pensiero simile al mio, mi sono fatto coraggio e gli ho scritto per dirgli che ammiravo il suo lavoro, ma mai avrei osato chiedergli di ritrarmi, né mai avrei pensato potesse accadere, né potessi interessargli. È arrivata da lui la proposta. Puoi immaginare la galvanizzazione. Essere immortalato da lui era un Onore oltre che un immenso piacere. Faccio ancora fatica a esprimere lo stato d’animo a parole. Ci siamo sentiti e conosciuti al telefono. Lui mi ha raccontato cosa voleva realizzare e io mi sono lasciato guidare dalla sua grande esperienza. Così abbiamo deciso di fare pochi scatti semplici, puliti. Ci siamo visti e abbiamo chiacchierato piacevolmente, trovandoci d’accordo su molte cose. Mi ha accolto nella sua casa insieme alla moglie Laura e un bassotto in prestito di nome Pippo.  Una persona semplice, straordinaria, speciale. Ci siamo ritrovati io così senza alcun trucco, al naturale, con una T-shirt nera, lui con la sua macchina fotografica e la sua professionalità e creatività. Magia. Abbiamo lavorato bene. Più una persona è grande, meno ha bisogno di mostrartelo. Coglieva momenti di me, senza che io me ne accorgessi. Mai in posa. Poi abbiamo pranzato e chiacchierato. Dopo esserci salutati al rientro mi sono reso conto della fortuna avuta e l’orgoglio mi usciva da tutti i pori. Ero posseduto dalla gioia e dalla lieve lezione per cui scopri la sacralità della semplicità, sostenuta da una immensa professionalità e umanità. Spero che un giorno possa ricapitare. Grazie Efrem.

Non posso lasciarti senza la mia tipica domanda finale, ormai un tormentone per i miei intervistati, ma so che tu mi darai soddisfazioni a riguardo. Progetti per il futuro?
Tanti! Ho appena girato il teaser di un film, “Oltre il fiume”, per la regia di Christian Battiferro, di cui sono protagonista, che sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il prossimo 31 agosto. Un thriller morboso e poetico, che farà discutere. Poi forse sarò Michelangelo per un progetto di Sky Arte e D’annunzio per un film di Stefano Odoardi. C’è in cantiere un progetto teatrale, molto speciale, con detenuti e due progetti musicali: il primo con Andrea Torresani e il secondo con Marco Notari, e mi piacerebbe coinvolgere persone a me care come Niccolò Agliardi e Paola Iezzi insieme a tanti altri. Surprise…E poi e poi e poi…cantava Mina!

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  1. claudia Rispondi

    è una bellissima intervista.Sebastiano racconta il nostro mondo davvero con intensa leggerezza. Belle le foto. Ho scoperto anche questo blog. Evviva.

  2. Efrem Raimondi Rispondi

    intervista molto bella… densa di concetti importanti, di etica e di grande umanità. non se ne vedono poi cosí spesso. o sono io che non so vedere… complimenti a te, stefano, e a sebastiano. che stimo molto. e anzi colgo l’occasione per ringraziarlo della sua disponibilità.

  3. Alessandra Rispondi

    La sincerità è virtù rara, bravo Sebastiano: un grande attore che sa essere un grande uomo.

  4. rink olga Rispondi

    Una bellissima intervista! Ho scoperto un attore con coscienza umana, che soffre. un uomo profondo e onesto. cerco di vedere il film ed seguire il lavoro creativo di Sebastiano. Altra scoperta é le opere di Efrem Raimondi. Grazie Stefano per tutte due!