UrbanikaB Bags: il modello Drop Top Design (1 = 4)

(1=4) è il simbolo o se vogliamo il motto del modello Drop Top Design di UrbanikaB Bags. Perché? Semplicemente una borsa si può trasformare, a seconda delle esigenze, in quattro modelli diversi. Basta assemblarla in maniera diversa. L’accessorio è infatti venduto in un kit per il montaggio, in modo che voi vi costruiate la vostra borsa preferita, ma se durante un viaggio o nel quotidiano le cose da trasportare, le esigenze, le destinazioni cambiano e vi impongono una borsa diversa, ecco che basta aggiungere parti, assemblarle in maniera diversa, che la shopping diventa una messenger bag o una weekender più spaziosa. Grazie ad una pluralità di porzioni flessibili, combinabili mediante l’uso di zip, realizzate in materiali Made in Italy, queste UrbanikaB Bags sono davvero una scoperta. E noi ci siamo fatti raccontare come sono nate dal loro ideatore Diego Blengino.

Che percorso ti ha portato alle borse da costruire?
Stavo realizzando un set da viaggio da proporre ad una nota casa automobilistica, quando durante le varie ricerche di materiali mi sono imbattuto nel tessuto “Sub”, solitamente utilizzato per le produzione di capote auto. Quest’ultimo ha la capacità di modificare l’aspetto della vettura con dei semplicissimi movimenti. Da qui l’idea di utilizzare il tessuto per realizzare un prodotto completamente convertibile e riconfigurabile in grado di trasformarsi in base alle nostre esigenze con il semplice movimento di zip ed una leggera pressione dei “tomax”, bottoni con una tenuta di circa 300kg in trazione, utilizzati per la chiusura di capote auto e vele nautiche.

Da quale input è nata la borsa?
La società attuale sta cambiando velocemente, diminuiscono gli spazi e aumentano le esigenze, siamo sempre alla ricerca di novità, ma non vorremmo abbandonare le cose a cui teniamo, insomma un periodo di transizione non indifferente! Il lavoro mi porta spesso a viaggiare e durante gli spostamenti ho necessità diverse ogni volta, soprattutto se pensiamo all’accessorio, tuttavia non riesco ad abbandonare la mia messenger. Durante l’ultimo spostamento pensai a quante persone potessero vivere puntualmente le mie stesse problematiche e pensai quanto sarebbe stato più facile avere la possibilità di non doversi adattare sempre, ma avere un oggetto che potesse farlo con il minimo sforzo e senza troppe complicazioni. Se pensiamo ad una donna in carriera costretta dal lavoro ad innumerevoli spostamenti, quante bags dovrebbe avere a sua disposizione, ma soprattutto, quanti bagagli avrebbe a suo seguito?
Quale scintilla ti ha fatto venire in mente la borsa Urbanikab Bags?
L’azienda che ha collaborato con me trasformando le mie fantasie in un progetto ben definito, realizza i contenitori in tessuto per la Nasa, questi vengono utilizzati per il trasporto di beni di prima necessità nello spazio per lunghi periodi. Vengono realizzati in stanze particolari chiamate “Clean Room” e assemblati pezzo per pezzo con un senso logico. Da qui la scintilla che trasforma l’idea! 

Quale percorso pensi possa avere il progetto?
L’idea è stata realizzata pensando in grande e trasformata in un kit per lo start-up. Pensiamo ad uno store all’ interno del quale, circondato moduli di mille colori e fantasie, il cliente realizza la sua bag acquistandola a pezzi, potrebbe essere l’ unica al mondo….oppure uguale a tante altre….dipende da lui/lei! 

A che tipo di pubblico si rivolge?
Sicuramente ad un pubblico attento ai cambiamenti, che vuole rinnovarsi continuamente senza regole particolari che, purtroppo, la moda attuale impone.
Quali le idee per il prossimo futuro?
Molte, ma preferisco si scoprano nei tempi giusti! Che gusto ci sarebbe se dicessi tutto oggi?!

Per saperne di più: www.urbanikab.it.

Nella pagina seguente potete vedere il montaggio step by step di una delle borse UrbanikaB.

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  1. kaarl Rispondi

    adoro,così si può avere tante borse con il minimo ingombro .aggiunta alla mia lista dei rigali di natale !!!!

  2. micheluzzo Rispondi

    ma quanto mi piace…LA VORREI PROPRIO PER NATALE!!! 😉
    scherzi a parte mi diverte…e semplicemente…la vesidero fortissimamente!

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