We love Sartoria Vico

Sartoria Vico non vuole avere una data di scadenza, rifugge i trend passeggeri, si allontana dai tempi e dai ritmi frenetici della moda e ne trova dei suoi, personali, più a misura di chi ha voglia di guardare alla qualità e scegliere oggetti veramente realizzati in Italia. Quindi made in Italy per questa  linea di accessori e abbigliamento che periodicamente accosta ai capi storici, rivisitati nel colore e nei tessuti, nuovi prodotti-progetti-concetti, a metà strada fra moda e design, funzionalità ed estetica.
Ho fatto una chiacchierata con Cristina, una delle fondatrici di Sartoria Vico, per conoscere meglio il loro mondo. Seguitemi!  

 

Immagine della collezione di sartoria Vico per la stagione s/s 2011

 

Come è nato il progetto Sartoria Vico?
Sartoria Vico nasce dalla volontà di quattro designer di progettare una linea di abiti che tengano conto del corpo, partire dalla funzione per arrivare a definire la forma, ottenere oggetti indossabili, esteticamente armonici, utili, funzionali, interpretabili e che durino nel tempo, oltre le tendenze di stagione e oltre i cinque lavaggi. Insomma una collezione che da sempre sognano e che mai trovano. La prima ‘Wool Collection’ di accessori in maglieria viene lanciata nell’inverno del 2005: conta pochissimi pezzi per lo più unisex tra cui alcuni fatti a mano. Ad oggi il marchio si è evoluto in molti aspetti: la produzione non è più hand-made, il numero di capi triplicato e lo stile si è definito. Rimane immutato l’approccio progettuale secondo i dettami del buon design, la selezione di filati naturali, la produzione made in Italy e la voglia di sperimentare. Anche l’approccio ludico legato alle collezioni spot per la p/e ha lasciato spazio, da quest’anno, ad una linea 100% knitwear che si riallinea alla filosofia del marchio: semplicità formale e trasformabilità in un ‘puzzle’ di capi basici, versatili e componibili.
Mi raccontate la vostra ultima collezione?
LE BLUFF è una collezione interamente dedicata alla donna per la p/e 2011. LE BLUFF perché nulla è come appare, perché richiede astuzia per svelare la sua vera identità. Ogni abito finge di essere altro, nasce da forme rigorose e bidimensionali che prendono vita sul corpo di chi le indossa. L’ intera collezione gioca con pieni, vuoti e sovrapposizioni. Così il cuore della collezione è una serie di abitini dai volumi semplici e rigorosi, mossi da tagli e doppi strati cui si affiancano alcuni classici come leggings, pantaloni a zampa e tubino proposti in due pesi diversi. Non mancano gli accessori passe-partout: il coprispalle semplicissimo ad anello, le stole con tagli strategici e i golf in versione micro e over. Per questa, come per tutte le altre collezioni, il nostro pensiero si focalizza sul corpo e sul tempo. Del corpo guardiamo movimenti, limiti e possibilità, abitudini e cambiamenti. Del tempo analizziamo le esigenze, ci piace pensare a un abito un po’ camaleontico che si adatti al contesto e a una propria personale interpretazione: LE BLUFF è una collezione tanto semplice quanto mutevole: da giorno, da sera, da viaggio, da casa o da cerimonia.
 

Immagine della collezione di sartoria Vico per la stagione s/s 2011

 

Che cosa è la moda per voi?
La moda per noi è fare abiti. Un abito per noi deve essere intelligente, funzionale, armonioso nelle forme, durevole. Un abito deve essere fatto per il corpo: materiali naturali, buona vestibilità, possibilmente più d’una. Un abito deve essere facilmente interpretabile ‘dall’abitante’, da qui lo stile basic, la semplicità nelle forme e le palette cromatiche tendenzialmente neutre. Un abito deve essere confezionato con cura e attenzione, da persone consapevoli, maggiorenni e che lavorino degnamente.

 
Tubino coprispalle della collezione per l’a/i 2010-2011
 
Tubino e coprispalle della collezione per l’a/i 2010-2011
 
Top e paraorecchie della collezione per l’a/i 2010-2011
 
 
Secondo voi il sistema moda aiuta i giovani?
Immaginiamo sia inutile dire che il momento storico in cui ci troviamo non aiuta nessuno. La nostra provenienza dal mondo del Design poi ha sempre creato una certa distanza-diffidenza con il sistema moda, che solo recentemente stiamo imparando a capire, conoscere. Indubbiamente l’Italia, per mille motivi, non è tra i Paesi che riescono a supportare meglio la ricerca, la sperimentazione, l’avanzamento di progetti innovativi.
 
Collo dalla collezione a/i 2010-2011
 
 
Un altro collo dalla collezione a/i 2010-2011
 
Da dove arrivano le ispirazioni?
Le nostre ispirazioni arrivano dalle fonti più disparate, per lo più legate all’esperienza/osservazione del corpo: come le persone si muovono nella città e fuori, utilizzo inconsueto di indumenti al fine di far fronte al freddo, o al caldo o alla bicicletta. Diciamo che non abbiamo mai paura di scomporre un abito nelle sue componenti e analizzarne pro e contro: comode, scomode, funzionali, estetiche, da potenziare, da eliminare. Interveniamo di conseguenza e ne deriva un nuovo indumento. Poi in realtà le intuizioni possono nascere davvero da ogni cosa: libri, film, chiacchiere di fine giornata, sogni premonitori, disegnini a bordo pagina e perfino da malintesi.
 
Sciarpone della collezione per l’a/i 2010-2011
 
Papillon e giro della collezione per l’a/i 2010-2011
 
Cuffia e paraorecchie della collezione per l’a/i 2010-2011
 

For more info: www.sartoriavico.it

e c’è anche uno shop online. Yummie!!!